Cambiare il mondo a partire dalla spesa che facciamo. Si può?

La nuova campagna di comunicazione Coop "Una buona spesa può cambiare il mondo" rappresenta una chiamata alle armi a muoversi per il cambiamento.

Come sosteneva Darwin: “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”, e la nuova campagna di comunicazione Coop “Una buona spesa può cambiare il mondo” rappresenta una vera e propria chiamata alle armi a muoversi per il cambiamento. Un cambiamento che può, e deve partire dal basso, a cominciare ad esempio… dal fare la spesa.

La campagna, ideata da Havas Milan,  cambia decisamente lo stile e il modo di comunicare della storica catena di distribuzione tutta italiana. Il concetto principale racchiuso nel claim è semplice e al contempo forte e molto ambizioso.
L’impegno prefissato dell’azienda è quello di contribuire a limitare l’uso della plastica non riciclabile, preferendo le filiere sostenibili, non alimentando lo sfruttamento, intervenendo in difesa del mare e dei pesci, e riducendo infine gli effetti del cambiamento climatico.

“Il messaggio che vogliamo lanciare oggi”

dichiara l’ad di Coop Maura Latini,

“è una proposta ad un impegno collettivo, perché per affrontare un tema così rilevante serve una grande volontà!”.

Il nuovo spot Coop “Una buona spesa può cambiare il mondo”

Lo spot, presentato alla stampa in anteprima mercoledì 25 settembre, e lanciato su tutti i canali cinema e televisivi il 29 settembre, racconta con uno stile cinematografico, accattivante e anche poetico, di un carrello che grazie ad una folata di vento si libera dalle catene e corre a cambiare il mondo, dando inizio così ad una serie di avventure ecologiste: si tuffa in mare per raccogliere rifiuti di plastica, libera le galline di un allevamento, ferma con coraggio e temerarietà i grandi macchinari che spargono pesticidi, taglia le reti che intrappolano un capodoglio.

campagna coop
Man mano che lo spot va avanti i carrelli si moltiplicano, da uno a due a tre, fino ad arrivare ad essere in tanti a muoversi per la stessa causa, ad unire le forze per arrivare infine a chiudere l’immensa crepa di un ghiacciaio.

campagna coop

L’impegno dell’azienda

“Con questa nuova campagna di comunicazione raccogliamo esigenze diffuse e lanciamo una sfida confidando che chi crede in un consumo corretto e consapevole ci ascolterà con interesse”

ha rimarcato Latini.

“Non raccontiamo solo di prezzi o promozioni, ma teniamo alto l’impegno di un gruppo che lavora da sempre puntando sulla qualità dei prodotti, la loro trasparenza ed eticità, le azioni sostenibili. E anche quando racconteremo il nostro impegno sul versante convenienza – ha concluso l’ad – alluderemo ad una convenienza doppia, rivolta al prezzo certo, ma anche a tutto ciò che c’è intorno. Alla sicurezza, all’ambiente, agli altri, al pianeta”.

Coop aggiunge quindi una nuova tappa alla sua storia pubblicitaria, costituita dagli spot non spot  di Ugo Gregoretti, dall’autoironia chiara e diretta del Tenente Colombo, fino agli intellettualismi ‘alleniani’ e al ricorso in anni più recenti a un testimonial d’eccezione come Luciana Littizzetto.

Dal consumismo degli anni Settanta all’economia circolare di oggi, la nuova campagna spiega e coinvolge, commuovendo anche, perché consumare si fa con testa e cuore prima che con pancia e portafoglio.

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