Shampoo solido: le marche migliori da acquistare (anche con meno di 5 euro), secondo il test italiano

Passare ad uno shampoo solido è una soluzione più rispettosa dell'ambiente. Ma questi prodotti durano davvero di più delle varianti liquide, sono più economici ed efficaci? Secondo un recente test di Altroconsumo - i cui risultati stupiscono un po' - questo non è sempre vero e i prodotti di "qualità ottima" sono solo 4 su 11

La rivoluzione “green” del solido ormai va avanti da alcuni anni. Sempre più persone scelgono di acquistare shampoo, bagnoschiuma, deodorante o dentifricio in versione solida e ormai queste opzioni si trovano disponibili anche nei comuni supermercati e diverse marche note (come ad esempio la Garnier) hanno optato per il lancio di specifiche linee di prodotti solidi.

I consumatori sono convinti che acquistare uno shampoo solido sia sempre e comunque una scelta più ecologica ma anche conveniente. Un nuovo test di Altroconsumo mostra però che non in tutti casi queste alternative sono davvero migliori, almeno per alcuni aspetti.

Il test ha preso a campione 11 shampoo solidi tra i più noti e diffusi sul mercato:

  • Carrefour soft green Normal hair
  • Foamie Normal air with coconut oil
  • Garnier ultradolce delicatezza d’avena
  • Klorane shampoo solido all’avena
  • La Saponaria bio shampoo solido – semi di lino
  • Lamazuna all’argilla verde e bianca
  • L’Erbolario – cocco shampoo solido
  • L’Occitane en provence Equilibre & douceur
  • Love beauty and planet – Coconut water and mimosa flower
  • Nuxe – Rêve de Miel – shampoo solido delicato al miele
  • Yves Rocher delicatezza – con camomilla bio

L’analisi ha considerato anche l’efficacia nel lasciare i capelli puliti oltre che la pettinabilità e il volume dei capelli dopo il lavaggio.

Questi aspetti sono stati valutati da uomini e donne tra i 18 e i 70 anni che hanno utilizzato gli shampoo per tre settimane, effettuando almeno un lavaggio a settimana. Alla fine del periodo di prova hanno risposto ad un questionario in merito a:

  • facilità d’uso e di risciacquo
  • piacevolezza del profumo
  • quantità di schiuma
  • efficacia
  • morbidezza e volume dei capelli dopo l’uso

Gli utilizzatori sembra abbiano preferito i saponi rotondi rispetto a quelli rettangolari, probabilmente per una maggiore facilità ad impugnarli. Non sono poi rimasti delusi dalla quantità di schiuma (come ci si potrebbe aspettare date le formulazioni in genere più “gentili” degli shampoo solidi) ma in alcuni casi non sono rimasti soddisfatti della districabilità e del volume dei capelli dopo l’uso. La maggior parte dei prodotti ottiene comunque un punteggio accettabile.

In quanto a pettinabilità, lo shampoo più apprezzato risulta Foamie, mentre il peggiore per questo aspetto è il Lamazuna.

I risultati

Altroconsumo mostra le differenti composizioni degli shampoo liquidi e di quelli solidi. Gli shampoo liquidi contengono:

  • 80-90% di acqua
  • un 5-10% di tensioattivi (utili a rimuovere lo sporco)
  • emulsionanti
  • viscosizzanti
  • emollienti
  • districanti per i capelli
  • conservanti (per evitare contaminazioni batteriche dovute alle presenza di acqua)
  • profumi e coloranti (che li rendono più gradevoli)

Gli shampoo solidi, invece, hanno una lista degli ingredienti decisamente più corta e formulazioni generalmente più rispettose dell’ambiente. Dato che non contengono acqua (o se c’è è in quantità minime), non hanno necessità di avere conservanti nella loro composizione.

Rimane comunque il problema degli allergeni (amyl cinnamal, limonene, ecc.), sostanze problematiche sia per l’ambiente che per la salute delle persone più sensibili che possono avere reazioni indesiderate (comunque meno frequenti nei prodotti per cui occorre risciacquo come lo shampoo).

Indubbiamente, scrive Altroconsumo:

Sul fronte dell’impatto ambientale sono più ecologici di quelli liquidi se guardiamo all’imballaggio che, grazie alla formulazione senza acqua, può fare a meno della plastica. Infatti, il loro imballaggio è costituito quasi sempre da carta, meno impattante della plastica sia in fase di produzione che di smaltimento e risparmiano energia durante il trasporto perché occupano meno spazio rispetto ai flaconi di shampoo liquido. Infine, non hanno bisogno di conservanti per cui inquinano le acque reflue significativamente meno di quelli liquidi.

Ma aggiunge un particolare importante. Non è importante solo lo shampoo che usiamo, ciò che incide di più a livello ambientale ogni volta che ci laviamo i capelli è l’uso di acqua e il suo riscaldamento. A confermarlo è uno studio dell’associazione di consumatori tedesca Stiftung.

Quindi, non solo dovremmo usare una piccola quantità di shampoo “pulito” dal punto di vista della composizione ma anche ridurre la frequenza dei lavaggi.  Scrive Altroconsumo:

Non ne siamo consapevoli, ma usiamo in media più del doppio dello shampoo che usano i parrucchieri come ha dimostrato anche la prova d’uso del nostro test.

Rimane poi sempre valido il consiglio di chiudere l’acqua mentre ci insaponiamo.

Lo shampoo solido dura davvero di più e costa meno?

La risposta non è stata univoca. Non sempre la durata dello shampoo indicata in etichetta corrispondeva alla realtà, almeno secondo quanto misurato dal test di Altroconsumo che si è servito di parrucchieri esperti e di manichini con capelli medio-lunghi per valutare questo aspetto.

Sulla rivista dei consumatori si legge:

Molti vantano in etichetta una durata corrispondente a due flaconi di shampoo da 250 ml pur cautelandosi con la dicitura “la quantità potrebbe variare a seconda della lunghezza del capello”. Invece, le nostre prove dicono che equivalgono a poco più di un flacone. Infatti, per lavare come due flaconi servirebbero oltre 100 lavaggi che, nelle condizioni delle nostre prove, nessuno shampoo solido è in grado di fare. (…) Il test ha mostrato una differenza significativa tra i prodotti: si va dai 72 lavaggi di Love Beauty and Plannet ai 33 dell’Erbolario, mentre il flacone di shampoo liquido, nelle stesse condizioni, corrisponde a 53 lavaggi per 250 ml, cioè in più della metà dei casi supera quelli di uno shampoo solido.

Una situazione variegata si è registrata anche riguardo ai prezzi, il che non fa dire che sempre e in tutti casi gli shampoo solidi sono davvero più economici, anzi:

Considerando il prezzo medio di uno shampoo liquido (2,98 euro per 250ml) si può stimare un costo per lavaggio pari a 6 centesimi, inferiore al costo medio della maggior parte degli shampoo solidi.

Gli shampoo solidi hanno prezzi molto variabili, alcuni di quelli presenti in questo test, come quello Garnier, si trovano a massimo 5 euro, ma chiaramente il costo varia molto in base a punti vendita, eventuali offerte o se si acquistano online. Altre referenze, invece, come ad esempio Nuxe – Rêve de Miel e Klorane, hanno prezzi di base maggiori e si può arrivare a pagarli anche più di 10 euro.

La classifica degli shampoo solidi

I migliori shampoo solidi, considerati di qualità ottima, sono risultati essere:

  • Garnier ultradolce delicatezza d’avena (il migliore del test e la migliore scelta green). Costo circa 5 euro
  • Foamie Normal air with coconut oil (uno dei migliori come durata)
  • Klorane shampoo solido all’avena (migliore scelta green, è senza allergeni)
  • Nuxe – Rêve de Miel – shampoo solido delicato al miele (migliore scelta green, senza allergeni)

Di qualità buona sono i seguenti prodotti:

  • Love beauty and planet – Coconut water and mimosa flower
  • L’Erbolario – cocco shampoo solido
  • Carrefour soft green Normal hair
  • Lamazuna all’argilla verde e bianca

Di qualità media, infine:

  • Yves Rocher delicatezza – con camomilla bio
  • La Saponaria bio shampoo solido – semi di lino
  • L’Occitane en provence Equilibre & douceur

Abbiamo ampliato il test di Altroconsumo facendo una ricerca sui prezzi delle marche analizzate. Si tratta di una ©Riproduzione riservata soggetta alle regole di Copyright, come del resto tutti gli articoli presenti sulla nostra testata giornalistica. Ci fa piacere se può essere di ispirazione per i tuoi contenuti, ma in tal caso ti ricordiamo che va indicata e linkata la fonte.

Fonte: Altroconsumo

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