Come riconoscere il tipo di tosse dei bambini e come intervenire. La guida del Bambino Gesù

Cos'è realmente la tosse? E quando preoccuparsi per i nostri piccoli? La guida del Bambino Gesù di Roma

Come riconoscere la tosse? Quando è sintomo di una determinata malattia? E come curarla nei bambini?

Stizzosa, che a volte rende impossibile dormire, o cronica, che pare non andar mai via. La tosse nei bambini può gettare i genitori in un autentico sconforto, non fosse altro per il senso di impotenza che ne scaturisce. A volte, infatti, è bene aspettare che passi da sola. È per questo che è utile conoscere i diversi tipi di tosse, ma anche le eventuali patologie ad essa collegate. In tutti i casi, quali sono le terapie più efficaci?

A tentare di rispondere sono gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che, nel nuovo numero del magazine digitale “A Scuola di Salute”, realizzato dall’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, hanno messo a punto una preziosa guida per riconoscere i diversi tipi di tosse.

Prima di ricorrere agli antibiotici come in molti fanno, insomma, è bene sapere di cosa si parla e come curare al meglio i nostri cuccioli.

Cos’è la tosse

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Quello che deve tranquillizzare i più è che la tosse non è assolutamente una malattia, ma un riflesso protettivo mirato a ripulire le vie aeree dalle secrezioni o da materiale inalato in modo involontario.

Può essere acuta o cronica. La tosse acuta si risolve entro tre settimane ed è causata da una continua esposizione ai microbi, in particolare nei bambini tra i 2 e i 4 anni. Episodi di tosse acuta sono in gran parte legati all’insorgenza di malattie come laringite e pertosse.

La tosse cronica invece dura più di otto settimane e le sue cause principali possono essere l’asma bronchiale o la tosse somatica. Va da sé che la terapia per la tosse varia a seconda della causa che l’ha provocata.

I rimedi per placare la tosse e quando andare dal pediatra

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“In commercio – spiegano dal Bambino Gesù – esiste una grande varietà di strumenti e rimedi per trattare o prevenire la tosse, ma gli interventi utili ed efficaci sono davvero pochi. Gli antibiotici, ad esempio, sono utili solo se il medico sospetta un’infezione batterica. Il riflesso della tosse, in realtà, è generato da uno scolo di muco dal naso in gola, provocato dal raffreddore. Rimuovere il muco tramite lavaggi nasali è quindi il metodo più efficace”.

E non solo: con dei pochi ingredienti naturali come miele, aglio, timo o rosa canina possiamo facilmente preparare in casa degli sciroppi contro la tosse, anche se oramai al banco delle farmacie troviamo sciroppi naturali davvero efficaci.

Leggi anche: Come fare i lavaggi nasali a neonati e bambini (VIDEO)

Quel che c’è da fare, comunque, è far assumere ai bimbi gli sciroppi al momento del bisogno, quando la tosse diventa più fastidiosa e insistente e dar loro un infuso calmante alla sera, per poter riposare bene nonostante la tosse. Se i sintomi sono oltremodo fastidiosi, si può ricorrere ai rimedi naturali contro la tosse, ma ricordate di farli presenti prima al vostro pediatra.

In ogni caso, generalmente, se gli episodi di tosse non disturbano la vita quotidiana del bambino e scompaiono dopo 3 o 4 giorni la tosse è da considerarsi del tutto benigna e non è necessario ricorrere al pediatra. Al contrario andateci se la tosse persiste per molti giorni e se compare la febbre.

Le 4 malattie che hanno come sintomo la tosse

La pertosse è una malattia batterica contagiosa, si manifesta con una serie di colpi di tosse ravvicinati fino a lasciare senza respiro. Nei lattanti i suoi segni caratteristici sono l’apnea e la cianosi. “Non esistono terapie specifiche se non quella antibiotica– spiegano i medici del Bambino Gesù – che se iniziata precocemente avrà maggiori probabilità di abbreviare i sintomi della malattia”.

La laringite è una patologia respiratoria causata da infezioni virali e uno dei sintomi tipici di questa malattia è la tosse che somiglia a un verso della foca o a quello di un cane che abbaia. Il primo farmaco da scegliere è lo steroide, dietro prescrizione del medico, somministrato per via orale o respiratoria.

L’asma bronchiale può presentarsi con tosse o un sibilo o un affanno respiratorio, fino alla manifestazione più grave che è il broncospasmo. Si tratta di un meccanismo di contrazione delle pareti bronchiali che può necessitare anche di cure in pronto soccorso o, nei casi gravi, in centri specialistici. Quando la tosse cronica è provocata da asma bronchiale, in genere i medici consigliano una terapia a base di aerosol.

La tosse somatica, o psicogena, è la seconda causa di tosse cronica dopo l’asma bronchiale, non ha origini organiche e insorge nei bambini a partire dall’età di 6 anni. Tra le sue caratteristiche troviamo una lunga durata, il carattere “stizzoso”, quasi si trattasse di un tic, oppure ‘abbaiante ‘, con un suono caratteristico che spesso somiglia a quello di un clacson. Nei casi particolarmente resistenti può rendersi necessario il ricorso allo psicologo o allo psichiatra infantile.

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Germana Carillo

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