Studiare all’aperto e in mezzo alla natura migliora l’apprendimento dei bambini

Il classico concetto di scuola vede l’apprendimento come qualcosa che i bambini sperimentano principalmente all’interno di aule e fermi sui propri banchi. Ora un nuovo studio sottolinea invece l’importanza delle lezioni all’aperto in mezzo alla natura.

Il classico concetto di scuola vede l’apprendimento come qualcosa che i bambini sperimentano principalmente all’interno di aule e fermi sui propri banchi. Ora un nuovo studio sottolinea invece l’importanza delle lezioni all’aperto in mezzo alla natura.

Gli insegnanti sono in genere riluttanti a portare fuori i loro studenti per fare delle lezioni più sperimentali a contatto con la natura. Il timore spesso è che i bambini siano più nervosi, si abbassi il livello di concentrazione e aumentino invece le possibili distrazioni.

Uno studio, condotto da un team dell’University of Illinois e pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, ha scoperto l’esatto contrario: fare lezione all’aperto favorisce l’apprendimento grazie al fatto che i maestri sono in grado di mantenere l’attenzione dei loro allievi per quasi il doppio del tempo rispetto ad una lezione al chiuso.

I ricercatori, guidati da Ming Kuo, sono arrivati ad affermare ciò in seguito ad uno studio condotto in una scuola del Midwest (Stati Uniti) per un periodo di 10 settimane. Hanno partecipato due aule di terza elementare, una con un insegnante entusiasta dell’apprendimento all’aperto e l’altro con un insegnante che era scettico al riguardo. Ogni insegnante ha tenuto una lezione a settimana all’aperto prima di tornare alle normali lezioni in classe. L’aula all’aperto era ricavata in un’area boscosa appena fuori la scuola.

Dopo la lezione all’aperto, il coinvolgimento è stato valutato in quattro modi:

  • la percezione da parte dell’insegnante del livello di impegno degli studenti
  • le valutazioni degli studenti su se stessi e i compagni
  • il numero di richiami da parte degli insegnanti per avere l’attenzione dei bambini
  • valutazioni fotografiche effettuate da un osservatore indipendente

I ricercatori hanno scoperto che, nel periodo di tempo che seguiva una lezione all’aperto, i bambini erano molto più capaci di concentrarsi e significativamente più impegnati nei loro compiti scolastici. Ci sarebbe quindi una sorta di “effetto natura” che ha permesso agli insegnanti di svolgere al meglio la propria lezione, più di quanto non siano riusciti a fare in un’aula al chiuso.

La concentrazione degli studenti ne ha beneficiato a tal punto che, nel caso delle lezioni in aula, l’insegnante ha dovuto richiamare l’attenzione dei propri studenti ogni 3,5 minuti mentre nel corso delle lezioni all’aperto solo ogni 6,5 minuti.

C’è da specificare che tutte le lezioni sono state accuratamente abbinate: stesso argomento, stile di insegnamento, settimana del semestre, persino ora del giorno, in modo che il vantaggio delle lezioni basate sulla natura non potesse essere attribuito a nessuno di questi fattori.

I risultati dimostrano dunque ancora una volta come i bambini possano imparare meglio a contatto con la natura e trascorrendo più tempo all’aperto. Probabilmente è proprio in risposta a studi come questo, che testimoniano i potenziali benefici di un’istruzione che comprenda anche lezioni all’aria aperta, che molti paesi europei stanno incoraggiando spazi di apprendimento nella natura all’interno dei loro percorsi scolastici.

Ecco alcune esperienze in cui gli studenti hanno già l’opportunità di apprendere nella natura:

Francesca Biagioli

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