Un bambino che viene sculacciato non sarà un bambino più ubbidiente, ma un bambino più aggressivo. Lo studio

Le punizioni fisiche, praticate da molti genitori, non migliorano il comportamento dei bambini né le abilità sociali nel lungo periodo, anzi sono controproducenti. Una revisione di studi mostra tutto il fallimento (e i danni) delle punizione corporali come metodo educativo

Nel mondo sono 62 i paesi che hanno proibito definitivamente le punizioni fisiche dei bambini e altri 27 stanno per farlo: solo il 13% dei bambini in tutto il mondo sono quindi pienamente protetti dalla legge in materia di punizioni corporali. In troppi paesi ancora picchiare i figli a scopo educativo non è vietato dalla legge. Addirittura le punizioni corporali sono accettate anche nelle scuole come metodo didattico.

Perché si picchiano i bambini?

I genitori sculacciano i figli credendo di migliorarne il comportamento, malgrado ci siamo moltissimi studi che  dimostrino il contrario: i bambini che subiscono violenza fisica da parte dei genitori tendono ad avere un comportamento peggiore rispetto a quelli che non subiscono percosse. I ricercatori hanno inteso come ‘metodi educativi’ (e non come ‘abusi’) il colpire il bambino con un oggetto, lo schiaffeggiarlo, il morderlo, il colpirlo con un pugno o il minacciarlo con un coltello o una pistola. I risultati raccolti dimostrano che tali trattamenti impattano negativamente in molti modi.

(Leggi anche: Sculacciate sui bambini: vietate anche in Francia. È reato in 52 Paesi)

I danni delle sculacciate

Il principale danneggiamento connesso alle punizioni corporali (riscontrato da 13 ricerche) è che queste promuovono nei bambini comportamenti violenti, aggressivi e asociali, anche con i compagni di scuola e i coetanei – indipendentemente dalla loro razza, dal genere e dall’estrazione sociale. Alcuni studi, inoltre, hanno evidenziato come le punizioni fisiche aumentino il rischio di problematiche comportamentali come ribellione, aggressività, rifiuto delle regole, cattiveria e arroganza. I bambini sculacciati hanno acquisito anche “meno abilità cognitive”

Per fortuna è in atto un cambio di rotta nell’educazione dei figli in molte famiglie. Confrontando i bambini nati negli anni ’90 con quelli nati negli anni 2000, si è osservata una notevole riduzione delle punizioni fisiche a scopo educativo: se il 50% circa dei genitori degli anni ’90 aveva l’abitudine di educare i propri figli con la violenza, il numero si è abbassato drasticamente negli ultimi anni, arrivando al 35% nel 2017 – un numero purtroppo ancora troppo alto. I pediatri propongono l’utilizzo di forme di disciplina più sane per educare i propri figli, come il rafforzamento di comportamenti positivi attraverso l’esempio, il porre dei limiti e degli obiettivi da raggiungere – senza ricorrere alla violenza o agli insulti verbali che potrebbero umiliare o mortificare il bambino.

Fonte: The Lancet

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