Operata di tumore durante il parto, la piccola Giulia è nata sana e salva

Asportato un grosso tumore al collo ad una neonata durante il parto da un equipe che si è preparata per mesi per affrontare il delicato intervento

Un’operazione molto particolare, unica nel suo genere, è quella a cui è stata sottoposta la piccola Giulia. Le è stato infatti asportato un tumore al collo appena la sua testolina è spuntata fuori durante il parto. Questo ha permesso di salvarla da morte certa.

E’ stata una vera e propria impresa quella a cui hanno partecipato 25 tra medici e infermieri all’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento (Verona). Giulia, una bambina ancora nella pancia della mamma, aveva una grave forma di tumore al collo che l’avrebbe portata alla morte subito dopo il parto.

Il tumore infatti, individuato preventivamente tramite le ecografie, era di ben 8 centimetri e le schiacciava e deviava la trachea, impedendole dunque di poter respirare efficacemente.

L’equipe ha allora studiato e si è preparata per mesi in modo da riuscire in un intervento risolutivo in grado di salvarle la vita. I medici si sono preparati anche utilizzando manichini in modo da poter studiare come comportarsi in caso subentrasse qualsiasi tipo di imprevisto.

E’ stata utilizzata la tecnica Exit che prevede di operare non appena si vede sputare la testolina al momento del parto. Il delicato intervento era previsto per lunedì 17 febbraio quando doveva avvenire l’induzione ma c’è stato un imprevisto. Nella notte tra sabato e domenica la bambina ha deciso di nascere e quindi la procedura è diventata d’urgenza, complicando ulteriormente il tutto.

Fortunatamente, grazie al lavoro di squadra, tutto è andato per il meglio. L’equipe ha eseguito un intervento sul collo quando solo la testa e il braccio erano fuori mentre il resto del corpo era ancora nell’utero materno.

Foto: © Corriere del Veneto

Al momento Giulia, che è nata di 3 chili e 300 grammi, sta bene ma è necessario un secondo intervento per rimuovere completamente il tumore. I medici sono quindi ancora cauti sull’esito finale dell’operazione.

Fonte: Corriere del Veneto/ l’Arena

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