Malala dona 50 mila dollari ricevuti in premio per ricostruire 65 scuole di Gaza

Malala Yousafzai, a soli 17 anni, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2014 per il proprio impegno nella difesa dei diritti dei bambini. Ora la coraggiosa ragazza ha ricevuto un nuovo riconoscimento

Si tratta del World’s Children’s Prize. Malala ha deciso di donare 50 mila dollari, l’intera somma del premio, per la ricostruzione delle scuole a Gaza.

Christopher Gunness, portavoce dell’Agenzia Onu per i Rifugiati (Unrwa), lo ha reso noto precisando le parole di Malala, secondo cui “Senza istruzione non ci sarà mai la pace”. L’Unrwa ha affermato che Malala compie un lavoro eroico per i bambini di Gaza, in circostanze molto difficili. La ragazzina nel 2012 era rimasta gravemente ferita durante un attacco dei Talebani. È sopravvissuta e ora è la paladina del diritto all’istruzione per i bambini e i ragazzi in difficoltà e che vivono in zone di guerra.

malala yousafzi

Malala ricorda che oltre la metà della popolazione di Gaza ha meno di 18 anni e che ognuno di loro ha diritto ad un’istruzione di alta qualità, alla speranza e a reali opportunità di costruire il proprio futuro. Molti bambini innocenti hanno sofferto in modo terribile e per troppo tempo. Dunque la sua idea è di incoraggiare la ricostruzione delle scuole per favorire l’istruzione.

Malala ha dato l’annuncio a Stoccolma, dove ha ricevuto il prestigioso premio. “Sono onorata di annunciare ai bambini di tutto il mio mondo che i soldi di questo premio andranno ad aiutare gli studenti e le scuole in un luogo particolarmente difficile, Gaza” – ha dichiarato Malala.

I fondi verranno donati a Unrwa, che secondo le parole di Malala sta svolgendo un lavoro eroico per salvare i bambini a Gaza, in circostanze molto difficili. Questo finanziamento aiuterà a ricostruire 65 scuole danneggiate durante la guerra. Malala chiede infine a tutti di lavorare duramente per garantire ai ragazzi e alle ragazze palestinesi e di tutto il mondo di ricevere un’istruzione di alta qualità in un ambiente sicuro.

Unaimo le voci per la pace e l’istruzione” – ha concluso Malala – “perché insieme siamo più potenti”.

Fonte foto: edgesuite.net

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