L’educazione civica torna obbligatoria da settembre in tutte le scuole!

La materia, scomparsa dalle scuole nel 1990, farà parte della didattica di elementari, medie e superiori per almeno 33 ore all’anno.

L’educazione civica entra definitivamente nelle scuole: al Senato viene infatti approvato il disegno di legge che era passato alla Camera a maggio scorso. La materia farà parte della didattica di elementari, medie e superiori per almeno 33 ore all’anno, circa un’ora a settimana, con tanto di interrogazioni e voti in pagella.

Tra Costituzione, sostenibilità ambientale, educazione alimentare e cyberbullismo, da settembre i nostri ragazzi avranno di nuovo modo, come si faceva fino a 30 anni fa, di imparare già nei banchi di scuola le regole della convivenza civile.

“L’educazione civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”, si legge al primo articolo del ddl, passato a Palazzo Madama con 193 sì e 38 astenuti.

Cosa si studierà

La nostra bella Costituzione e non solo! Cos’è l’Unione europea e le sue istituzioni, i principi della legalità, la cittadinanza attiva e digitale, la sostenibilità ambientale, il diritto alla salute e al benessere della persona e altro. Tra tutte:

  • L’educazione ambientale, a noi piace! Secondo quanto si legge, lo scopo sarà quello di

sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, dell’economia circolare, del clima, dell’energia, della raccolta differenziata corretta dei rifiuti per consentirne il riciclo, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali, sulla base dei princìpi stabiliti dalla Costituzione, dalle norme dell’Unione europea e dal diritto internazionale”.

L’insegnamento dell’educazione ambientale dovrà essere articolato su un orario di almeno due ore settimanali, fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e, oltre alla normale didattica in aula, dovrà prevedere attività di ricerca e di sperimentazione extrascolastiche, anche attraverso viaggi di istruzione e visite guidate per far conoscere l’importanza del patrimonio naturale e paesaggistico.

  • Il territorio, nel testo si parla anche di esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza attiva.

E poi seguiranno:

  • educazione alla cittadinanza digitale
  • gli elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro
  • l’educazione alla legalità e al contrasto delle mafie
  • l’educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni
  • la formazione di base in materia di protezione civile
  • l’educazione stradale, alla salute e al benessere

Tutte azioni e insegnamenti volti al alimentare nelle giovani leve il rispetto nei confronti delle persone, degli animali e della natura. Le ore previste sono effettivamente un po’ poche per tutti questi argomenti, ma già ritornare a infondere certi principi a partire dalle scuole – e moltissimi insegnanti già lo fanno a prescindere da un disegno di legge! – vuol dire rimarcare l’urgenza del ritorno a un convivere sereno e civile.

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Germana Carillo

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