I vantaggi di educare senza premi o punizioni e come farlo secondo il metodo Montessori

È possibile educare i propri figli senza premi o punizioni? Sì, secondo il metodo Montessori che propone sistemi più efficaci come quello delle conseguenze

Può sembrare molto difficile eppure è possibile educare i propri figli senza premi o punizioni. Il metodo Montessori propone sistemi alternativi e più efficaci da utilizzare con i bambini.

Spesso i genitori pronunciano frasi del tipo “ti avevo detto di lavarti i denti e non l’hai fatto, stasera niente cartoni!” oppure “sei andato bene a scuola, ti meriti un premio!”. Questo modo di fare, però, potrebbe avere un effetto dannoso sui bambini con il rischio che finiscano a fare le cose solo perché in cambio otterranno un premio o per paura di subire una punizione.

Che sistemi usare in alternativa? Ce li suggerisce il metodo Montessori ma prima è necessario fare delle doverose premesse al tema dei premi e delle punizioni, rinfrescando la memoria su due concetti base di questo metodo educativo.

Preparare un ambiente familiare

Per educare con il metodo Montessori è necessario per prima cosa preparare un ambiente familiare in cui il bambino possa imparare da solo attraverso esperienze reali. E questo è valido fin dal primo stadio della vita, in cui il piccolo conosce il mondo che lo circonda, e per tutte le età successive in cui ha bisogno di materiale per apprendere conoscenze come numeri e lettere. L’ambiente famigliare è la chiave per favorire l’innata curiosità del bambino.

Permettere al bambino di avere l’autonomia di cui ha bisogno

Si tratta di dare al bambino l’accompagnamento rispettoso di cui ha bisogno, contemporaneamente lasciandogli spazio per la sua autonomia, fare i propri errori e imparare da essi. Solo in questo modo potrà poi agire al meglio nel mondo reale, sia nella sua infanzia che nella vita adulta.

Ma passiamo ora al tema delle punizioni e dei premi.

Punizioni e premi NO, conseguenze SÌ

Il metodo Montessori, come molti altri basati su un’educazione rispettosa, afferma che non dovremmo pronunciare le parole “punizione” o “premio”. Parleremo invece delle conseguenze delle varie azioni che compie il bambino.

Ad esempio immaginiamo lo scenario in cui è sera e un bambino deve mettersi il pigiama e lavare i denti:

  • Una punizione sarebbe: “visto che non ti sei preparato non guarderai la Tv né giocherai ma andrai a letto direttamente“.
  • Un premio sarebbe: “dato che hai fatto tutto bene, puoi guardare un po’ di Tv o giocare prima di andare a dormire”.
  • La conseguenza sarebbe questa: “Se ti lavi subito i denti e ti metti il pigiama poi hai tempo di guardare la TV o giocare per un po’, altrimenti è già ora di andare a dormire, decidi tu

Il risultato praticamente è identico ma il modo di dire la stessa cosa è totalmente diverso.

La differenza di fondo è che in questo modo il bambino non vede le cose che gli vengono proposte come un’imposizione.

LEGGI anche: Metodo Montessori: come sostituire le punizioni con le conseguenze naturali o logiche

I vantaggi di educare senza premiare o punire i bambini

I vantaggi di evitare di premiare o punire i bambini secondo il metodo Montessori sono molti:

  • Stimolare le capacità dei bambini: in quanto hanno la possibilità di essere il più autonomi possibile.
  • Auto-motivazione e autodisciplina: così come la responsabilità delle proprie azioni sono molto favorite da questo metodo. È infatti il bambino che decide le cose migliori che deve fare per se stesso e non le “esegue” perché l’adulto ha ripetuto la richiesta numerose volte.
  • Soddisfazione: il bambino è orgoglioso di se stesso per aver fatto le cose quotidiane senza la pressione di una punizione che pende sulla sua testa.
  • Autostima e fiducia: educare con le conseguenze anziché con premi e punizioni è di grande aiuto per i bambini per acquisire fiducia e autostima.
  • Rafforza la cooperazione in famiglia: I bambini ben stimolati svolgono i compiti giusti secondo la loro età, il che rafforza la comunicazione e la cooperazione in famiglia con evidenti vantaggi anche sui legami affettivi.

Sulla carta tutto sembra sempre semplice ma poi le applicazioni pratiche sono decisamente più complicate. Che ne pensate?

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