La piccola Delfina celebra su Facebook la sua vittoria: ha vinto la battaglia contro il cancro!

Ci sono volute 52 sessioni di chemioterapia e innumerevoli consulti, ma alla fine Delfina ce l'ha fatta a vincere la sua battaglia contro il cancro.

52 sessioni di chemioterapia, centinaia di interventi e consulti, un inferno durato troppo a lungo per la piccola Delfina, la bimba argentina di 8 anni che ha raccontato il proprio calvario su Facebook. La causa di tanto dolore? Il cancro. La buona notizia è che Delfina ce l’ha fatta e oggi celebra la sua vittoria su Facebook, dove la foto che la immortala con un cartello in mano, su cui è riportata la frase “ho battuto il cancro”, è diventata in poco tempo virale.

Il suo tumore, raccontato passo passo sulla pagina Facebook Todos por Delfi, non era innocuo e secondo i medici nemmeno curabile. E quando la cattiva notizia ha bussato alla loro porta, i genitori di Delfina hanno fatto di tutto pur di salvarla, trovando un grande appoggio nella Fondazione Flexer, che li ha seguiti durante il trattamento, e sul social network, da cui è partita un’enorme campagna di solidarietà nei suoi confronti.

Dopo molti tentativi andati a vuoto e speranze disilluse, nella loro vita è comparso l’oncologo José Chain, il loro eroe, parte del team multidisciplinare che assisteva la piccola, e insieme sono riusciti a farla guarire. L’annuncio è stato condiviso il 19 luglio con una foto diventata subito virale, tanto da essere stata condivisa più di 7.000 volte su Facebook.

Nel post pubblicato, la madre ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto Delfina durante le cure, dal dottor Chain alla dottoressa Fernandez, tutti i chirurghi e le infermiere, e anche Delfina stessa, coraggiosa come non mai, e le persone che l’hanno incoraggiata a distanza:

“Mia figlia! La mia bella, dolce e coraggiosa Delfi, tesoro! Lei ha il merito di tutto!!! Una fortezza come nessuno!! Grazie, grazie e ancora grazie! Non ho altre parole, non so nemmeno cosa dire! Grazie mille a tutti!!!!!”

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Laura De Rosa

Fonte e Photo Credit: Todos por Delfi

 

 

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