Tutte le cose che non vorrei trovare ad un festival di cinema green

Brochure stampate in quantità industriali, bottigliette d’acqua di plastica ovunque e centinaia di auto in movimento. Sono queste alcune delle cose che non vorremmo mai più vedere nelle manifestazioni cinematografiche, così come in nessun altro luogo del nostro Pianeta.  

Dalla filiera produttiva alle sale cinematografiche fino ai festival, anche per l’industria cinematografica è infatti arrivato il momento di adeguarsi e di intraprendere una “direzione green”  in un mondo e un tempo in cui la necessità di agire con più decisione per combattere la crisi climatica è sotto gli occhi di tutti, come ribadisce anche l’ultimo definitivo report sul clima dell’IPCC.

AFIC – Associazione Italiana Festival di Cinema si è fatta portavoce di queste istanze ecologiche mettendo in atto il progetto “Festival Green”, per attuare soluzioni sostenibili in grado di agire concretamente.

Come rendere davvero green una grande kermesse cinematografica in pochi passi? È nata con questo scopo la Guida Festival Green, un vademecum pratico e operativo, con consigli puntuali, divisi per aree tematiche, a cui gli organizzatori di festival potranno attingere per orientare le proprie attività e per ridurre gli impatti ambientali delle proprie manifestazioni.

Siamo sicuri che questa Guida Green costituirà un punto di partenza per il futuro, per quello che auspichiamo essere un protocollo green più esteso, condiviso e diffuso possibile tra tutti gli eventi cinematografici, facendo fronte comune insieme anche al Ministero della Cultura e della Transizione Ecologica, con i quali auspichiamo un dialogo costruttivo”spiegano in AFIC“Anche questa transizione verso festival più sostenibili sarà un processo lungo, ma se agiremo in sinergia e verso la stessa direzione riusciremo a compierlo nel migliore dei modi.

Ecco, quindi, quali sono le 10 cose che non vogliamo mai più vedere in un festival (e come sostituirle con le buone pratiche ambientali indicate dalla Guida Green).

Auto inquinanti

La prima area d’azione riguarda la necessità di promuovere forme di mobilità sostenibile nell’organizzazione e per la fruizione dell’evento, prediligendo spostamenti in città a piedi, in bicicletta, con mezzi a basso impatto o con mezzi pubblici, treni o pullman per i partecipanti.

Sprechi di energia

Per quanto riguarda i consumi energetici, è preferibile utilizzare energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, privilegiando i fornitori di energia sostenibile e attuando tutte le misure possibili per la riduzione dei consumi, limitando l’uso dei condizionatori e quello delle luci.

Carta stampata

La sostenibilità di un evento cinematografico passa anche attraverso i materiali promozionali, che devono essere ridotti in forma stampata per contrastare lo spreco di carta, oppure realizzati con carta riciclata e/o ecologica certificata. Va incoraggiato il formato digitale per i materiali di comunicazione, informazione e promozione dell’evento.

Materiali inquinanti per gli allestimenti

L’allestimento è un modo per comunicare la propria capacità innovativa – che passa anche dalla scelta dei materiali, sensibilizzando il pubblico sulla filosofia ambientale della manifestazione. Anche per quanto riguarda gli allestimenti di un evento, bisogna favorire l’utilizzo di materiali rinnovabili, riciclati o riciclabili, a nulla o minima tossicità.

Montagne di rifiuti non differenziati

Cruciale anche la gestione dei rifiuti prodotti nel corso dell’evento, che dovrà essere effettuata dall’organizzatore conformemente alle modalità previste nel territorio in cui si svolgerà l’evento stesso. Bisogna assolutamente garantire la raccolta differenziata e prevedere la distribuzione adeguata di punti di raccolta, impegnandosi nel ridurre i rifiuti prodotti durante l’evento. Assolutamente vietate le inquinanti confezioni monodose.

Inutili gadget

Anche nella produzione di gadget, espressione dei messaggi positivi che il festival desidera promuovere, è preferibile che tutto il merchandising venga realizzato con materiali riciclabili e/o riciclati. Il consiglio principale è quello di produrre gadget utili come penne, quaderni, tazze, shopper riutilizzabili e borracce (sarebbe perfetto trovare borracce gratuite o con deposito cauzionale, con punti di riempimento con acqua di rete).

Scelta di alberghi e ristoranti non green

La stessa gestione degli ospiti ad un evento può avere importanti ripercussioni sull’ambiente: i festival green devono non solo incoraggiarli a utilizzare mezzi di trasporto sostenibili ma anche suggerire opzioni più ecologiche nella scelta delle sistemazioni alberghiere e della ristorazione. È preferibile scegliere hotel che abbiano la stessa attenzione alla sostenibilità della manifestazione e con precise certificazioni riconosciute. Per agevolare tutto questo, si può preparare una “Guida ai servizi” per gli ospiti provenienti da fuori città con indicazioni sui trasporti, sulla ristorazione e su tutte le informazioni utili alla conoscenza della città e del festival.

Cibi fuori stagione e insostenbili

Gli eventi cinematografici devono promuovere anche la sostenibilità alimentare, un sistema di produzione e consumo ecocompatibile e socialmente responsabile, scegliendo prodotti ecosostenibili e del territorio, riducendo in particolare l’utilizzo di plastica e carta e proponendo alternative vegetariane e vegane nei menù. In un festival green vorremmo vedere solo prodotti alimentari stagionali, prediligendo la filiera locale, per una valorizzazione del territorio e un sostegno alle piccole e medie aziende locali.

Barriere architettoniche

I festival devono farsi promotori di una vera cultura ambientale e sostenibilità sociale, coltivando anche la diversità, l’inclusione sociale e culturale. Dalle location prive di barriere architettoniche alla riduzione dell’impatto ambientale e dell’inquinamento acustico, l’evento dovrà promuovere uguaglianza e piena partecipazione di chiunque, anche in termini di fruizione autonoma, sicurezza, comodità e benessere.

Greenwashing

La comunicazione di un evento cinematografico deve assolutamente essere coinvolta in questo processo di transizione green, condividendo con l’esterno l’impegno, le strategie e i risultati, prima durante e dopo la manifestazione, ma sempre evitando il greenwashing. Perché oltre alle parole, ciò che conta davvero sono i fatti.

PER CONSULTARE E SCARICARE LA GUIDA GREEN CLICCA QUI

Guida Green

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook