Il Miglio verde: compie 24 anni uno dei film che ci ha fatto versare più lacrime

Il Miglio verde spegne 24 candeline! In Italia approdava per la prima volta al cinema il 6 dicembre 1999. Ma ancora oggi il film, divenuto un successo mondiale, continua a commuovere intere generazioni

“Il miglio verde” compie 24 anni. L’intramontabile film diretto da Frank Darabont, arrivato al cinema per la prima volta il 6 dicembre 1999, ha fatto commuovere intere generazioni divendendo un successo mondiale. Ambientato nella Louisiana del 1935, il film si svolge nel braccio della morte del penitenziario di Cold Mountain, dove il personaggio principale John Coffey, interpretato magistralmente da Michael Clarke Duncan, è un gigante dal cuore tenero condannato ingiustamente alla morte.

C’è poi Paul Edgecomb (Tom Hanks), agente di custodia che sorveglia i detenuti e li accompagna alla sedia elettrica passando proprio dal corridoio chiamato il “miglio verde” per il colore della pavimentazione in linoleum. John Coffey è accusato dell’omicidio di due bambine. Ma lui da subito mostra una natura diversa: è gentile, affabile ed è dotato di un potere sovrannaturale in grado di guarire le persone. Piano piano, giorno dopo giorno, l’agente Paul si ricrede sul gigante buono, tuttavia non potrà cambiare il suo destino già scritto.

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Ci sono poi l’agente Brutus, suo migliore amico, e altri colleghi tra cui Percy, sadico e raccomandato. La vita nel braccio della morte scorre lenta, John in contrasto con il suo aspetto fisico, ha perfino paura del buio, ma riesce a trasformare il dolore delle persone in qualcosa di positivo. Così Paul comincia ad interrogarsi sulla reale colpevolezza di John. Per aiutarlo, lo conduce a casa di Melinda, moglie del direttore del carcere, gravemente malata e la guarisce. La vicenda assume contorni che si intrecciano e lasciano lo spettatore con il fiato sospeso, fino all’epilogo da fazzoletti in mano.

Verso il finale del film, emerge la vera identità dell’assassino delle bambine, che è William, così Coffey viene scagionato dalle accuse. Tuttavia, il destino di Coffey rimane immutato poiché  sceglie di non cambiare la sentenza della sua condanna a morte, sentendosi in qualche modo responsabile anche per la morte del vero assassino.

Chi è William si comprende in un secondo momento: egli è infatti l’assassino delle bambine che si pensava fossero state uccise da John; tuttavia la società e il mondo intero ha condannato John; egli è innocente ma non vuole che si cambi la sentenza definitiva della sua condanna a morte; inoltre, si sente responsabile anche della morte del vero assassino delle due bambine. Semplicemente, alla fine, si scopre che John si trovava nel luogo del delitto perché essendo arrivato dopo l’assassino delle due bambine prova a salvarle con i suoi poteri magici; ma le prove lo avevano inchiodato in una scena leggendaria in cui lui stesso viene trovato con i corpicini delle bambine fra le mani.

Il miglio verde è un film appassionante che tocca le corde dell’anima. Tre ore incollati allo schermo in un’ambientazione che racconta le due guerre mondiali e il clima di incertezza politica che si respira. La pellicola è tratta dall’omonimo libro di Stephen King, ma a differenza degli altri romanzi del maestro del brivido, non si arriva mai all’horror.

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