Svelata in Egitto tomba coloratissima di oltre 4mila anni fa

Le sue pareti sono coloratissime. Dall'Egitto arriva un'altra eccezionale scoperta. Un team di scienziati ha portato alla luce una tomba variopinta risalente a circa 4300 anni fa

Le sue pareti sono coloratissime. Dall’Egitto arriva un’altra eccezionale scoperta. Un team di scienziati ha portato alla luce una tomba variopinta risalente a circa 4300 anni fa.

Un ritrovamento che intriga gli archeologi. La tomba è stata aperta lo scorso sabato anche se è stata scoperta circa un mese fa e secondo le prime ricostruzioni risale a un funzionario della Quinta Dinastia.

Decorata con rilievi colorati e arricchita da iscrizioni ben conservate, la tomba si trova nei pressi di Saqqara, la vasta necropoli a sud del Cairo. Essa appartiene a un alto funzionario di nome Khuwy che si ritiene sia stato un nobile durante la V dinastia, che governò sull’Egitto circa 4.300 anni fa.

“La tomba Khuwy a forma di L inizia con un piccolo corridoio che si dirige verso il basso in un’anticamera e da lì si accede a una camera più grande con rilievi dipinti raffiguranti il proprietario della tomba seduto a un tavolo delle offerte”, ha detto Mohamed Megahed, a capo del team.

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Per lo più realizzata in mattoni di calcare bianco, la tomba è coloratissima. I suoi dipinti sono ricoperti da una speciale resina verde e da oli usati nel processo di sepoltura.

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Le caratteristiche della parete nord della tomba suggeriscono che il suo stile si sia ispirato al progetto architettonico delle piramidi reali della dinastia.

Queste caratteristiche hanno insinuato il dubbio tra gli archeologi che il proprietario fosse Djedkare Isesi, il faraone dell’epoca, la cui piramide si trova nelle vicinanze.

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Una delle teoria è che Khuwy e Djedkare Isesi avrebbero potuto essere collegati, mentre altri dicono che il design unico della tomba è il risultato delle riforme dell’amministrazione statale e dei culti funerari del faraone.

Gli archeologi hanno anche trovato vasi canopi di Khuwy, ossia contenitori usati per contenere gli organi.

Non si tratta dell’unico ritrovamento di rilievo. Il team che ha condotto gli scavi ha portato alla luce anche altre tombe risalenti alla Quinta Dinastia.

Gli archeologi hanno recentemente trovato un’iscrizione su una colonna di granito dedicata alla regina Setibhor, che si ritiene sia stata la moglie di Djedkare Isesis.

Negli ultimi anni l’Egitto ha cercato di promuovere scoperte archeologiche in tutto il paese nel tentativo di far rivivere il turismo, minacciato dalla rivolta del 2011.

Un paese che offre ogni giorno nuovi tesori.

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Francesca Mancuso

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