Il popolo nativo Cherokee chiede a Jeep di smettere di usare il nome della tribù

Anche se dietro ci sono buone intenzioni, usare il nome del nostro popolo non li onora, afferma Chuck Hoskin Jr., capo della Cherokee Nation. 

Anche se dietro ci sono buone intenzioni, usare il nome del nostro popolo non li onora, afferma Chuck Hoskin Jr., capo della Cherokee Nation. 

Dal 1974 Jeep usa per alcuni dei suoi veicoli il nome Cherokee, riferendosi al popolo nativo americano. Dopo le recenti dichiarazioni di Chuck Hoskin Jr., capo della Cherokee Nation, una nazione riconosciuta dal governo statunitense, in cui chiede alla casa automobilistica Jeep di smettere di usare il nome della sua tribù per nominare i loro fuoristrada, come “Jeep Grand Cherokee” o “Jeepokee”, questa situazione potrebbe (e dovrebbe) cambiare.

©Cherokee Nation Principal Chief Chuck Hoskin Jr./Facebook

Durante un’intervista realizzata dalla CNN, il leader della tribù ha spiegato che, sebbene “ci siano buone intenzioni dietro quest’azione”, il popolo cherokee non è onorato di avere il suo nome “attaccato alla fincata di una macchina”.

“Credo che in questo paese siamo giunti in un momento in cui sia le aziende che le squadre sportive debbano ritirare l’uso di nomi, immagini e spiriti dei nativi americani dai loro prodotti, dalle maglie delle squadre e dagli sport in generale”, ha dichiarato il capo della Cherokee Nation.

Da parte sua, la Jeep ha sottolineato il suo impegno per iniziare un dialogo rispettoso e aperto con il capo della nazione Cherokee per arrivare ad un accordo.

“I nomi dei nostri veicoli sono stati scelti con cura e coltivati ​​nel corso degli anni per onorare e celebrare i nativi americani per la loro nobiltà, abilità e orgoglio”, ha detto la casa automobilistica in una dichiarazione.

Per la professoressa Amanda Cobb-Greetham, direttrice della scuola Native Nations Center e membro della Chickasaw Nation, la Cherokee Nation ha la sovranità di scegliere come rispondere all’uso del proprio nome.

“Se hai intenzione di onorare qualcuno, dagli un premio. Se dai il suo nome a un prodotto, lo stai vendendo”, ha dichiarato Cobb-Greetham.

Il modo migliore per onorare un popolo è conoscendo la sua storia, la cultura e il loro ruolo nella società, evitando di sfruttare un nome per ragioni commerciali, a prescindere delle buone intenzioni. Voi che ne pensate?

Fonte: CNN | Car and driver

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