Siamo stati noi a fare estinguere i grandi animali, cambiando la nostra storia: studio senza precedenti

I primi umani preferivano cacciare gli animali più grandi disponibili nei dintorni, fino a farli estinguere, perché fornivano loro le maggiori quantità di cibo in cambio di un’unità di sforzo. Questo cambiò per sempre la nostra storia… 

Uno studio innovativo condotto dai ricercatori dell’Università di Tel Aviv traccia lo sviluppo delle pratiche di caccia dei primi esseri umani negli ultimi 1,5 milioni di anni, scoprendo come cambiarono per sempre la nostra storia. Cacciavano ripetutamente grandi animali fino alla loro estinzione (o fino a quando non diventavano così rari da scomparire dalla documentazione archeologica) e poi passavano alla dimensione successiva, migliorando le loro tecnologie di caccia per soddisfare le nuove sfide. Quando circa 10.000 anni fa, gli animali più grandi dei cervi si estinsero, gli esseri umani iniziarono ad addomesticare piante e animali per soddisfare i propri bisogni. Questo potrebbe essere il motivo per cui la rivoluzione agricola iniziò proprio in quel momento, cambiando per sempre la nostra storia.

Lo studio, senza precedenti sia per portata che per orizzonte temporale, presenta un’analisi completa dei dati sulle ossa di animali scoperte in decine di siti preistorici dentro e intorno a Israele. I risultati indicano un continuo declino delle dimensioni della selvaggina cacciata dagli umani come principale fonte di cibo, dagli elefanti giganti 1-1,5 milioni di anni fa fino alle gazzelle 10.000 anni fa. Secondo i ricercatori, questi risultati dipingono un quadro illuminante dell’interazione tra gli esseri umani e gli animali che li circondano negli ultimi 1,5 milioni di anni.

“Alla luce di studi precedenti, il nostro team ha proposto un’ipotesi originale che collega le due domande: pensiamo che i grandi animali si siano estinti a causa della caccia eccessiva da parte dell’uomo e che il cambiamento nella dieta e la necessità di cacciare progressivamente più piccoli gli animali potrebbero aver spinto i cambiamenti nel genere umano. In questo studio abbiamo testato le nostre ipotesi alla luce dei dati provenienti dagli scavi nel Levante meridionale che coprono diverse specie umane per un periodo di 1,5 milioni di anni”, spiega il Prof. Ran Barkai.

Cosa ha causato, quindi, la scomparsa dei grandi animali?

Una teoria ampiamente accettata attribuisce l’estinzione di grandi specie ai cambiamenti climatici nel corso dei secoli. Per verificarlo, i ricercatori hanno raccolto dati climatici e ambientali per l’intero periodo, che copre oltre dieci cicli di periodi glaciali e interglaciali. Una serie di analisi statistiche hanno rivelato che il clima e i cambiamenti climatici hanno avuto un impatto minimo o nullo sull’estinzione degli animali.

“Le nostre scoperte ci consentono di proporre un’ipotesi affascinante sullo sviluppo dell’umanità: gli uomini hanno sempre preferito cacciare gli animali più grandi disponibili nel loro ambiente, fino a quando questi sono diventati molto rari o estinti, costringendo i cacciatori preistorici a cercare la successiva per dimensioni. Di conseguenza, per ottenere la stessa quantità di cibo, ogni specie umana apparsa nel Levante meridionale è stata costretta a cacciare animali più piccoli rispetto al suo predecessore, e di conseguenza ha dovuto sviluppare tecnologie più avanzate ed efficaci. Mentre le lance erano sufficienti per l’Homo erectus per uccidere gli elefanti a distanza ravvicinata, gli umani moderni hanno sviluppato l’arco e le frecce per uccidere le gazzelle che corrono veloci a distanza”, conclude il Dottor Miki Ben-Dor del Jacob M. Alkow Department of Archaeology and Ancient Near Eastern Cultures.

Per la prima volta, quindi, si sostiene che la forza trainante dietro il costante miglioramento della tecnologia umana sia il continuo declino delle dimensioni degli animali da cacciare. E questo potrebbe essere correlato all’avvento dell’agricoltura. Inoltre, si conferma l’ipotesi che l’estinzione di grandi animali è stata causata dagli umani, che più e più volte hanno distrutto il proprio sostentamento attraverso la caccia eccessiva. Possiamo quindi concludere che gli esseri umani hanno sempre devastato il loro ambiente, ma di solito erano abbastanza intelligenti da trovare soluzioni ai problemi che avevano creato, dall’arco e dalle frecce alla rivoluzione agricola. L’ambiente, però, ha sempre pagato un prezzo devastante.

Fonte: Quaternary Science Reviews

Leggi anche:

Anche le donne preistoriche cacciavano animali di grossa taglia

Archi e frecce: ecco come l’uomo si è adattato a vivere nelle foreste pluviali già 50mila anni fa

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook