Gli straordinari benefici di suonare il pianoforte per adulti e bambini

Diversi studi scientifici dimostrano che imparare a suonare uno strumento - e in particolare il piano - può effettivamente a stimolare l'intelligenza a rendere più felici e più sani. Ecco tutti i benefici di suonare il pianoforte

La musica, si sa, è un toccasana per grandi e piccini. Aiuta a rilassarsi, ad assecondare le proprie emozioni, a combattere l’ansia. Allo stesso modo, anche imparare a suonare uno strumento ha le medesime potenzialità: un vero e proprio linguaggio da comprendere e custodire, che aiuta a sviluppare l’apprendimento e le capacità di comprensione. Ma quali sono i benefici di suonare uno strumento specifico come il pianoforte?

Per tutti, adulti e bambini, imparare ad ascoltare musica e a suonare uno strumento apre le porte a nuove opportunità. In più, è davvero una cosa divertente.

Quanto al pianoforte, non è necessario diventare pianisti provetti o professionisti d’alto rango: già solo imparare a suonare, leggere le note, comprendere gli spartiti è una fortuna da prendere al volo. Basti pensare che è un toccasana anche e soprattutto contro l’invecchiamento cerebrale!

Le ricerche sui vantaggi di suonare il pianoforte

Studiare pianoforte, ma anche violino, aiuterebbe i bambini a superare gli stati d’agitazione, ad essere più concentrati e a controllare le proprie emozioni.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, infatti, l’educazione a uno strumento musicale porterebbe a una modifica delle aree motorie (è necessario, di fatto, coordinare i movimenti), e a un ingrossamento corticale nelle aree del cervello legate al funzionamento esecutivo, al controllo inibitorio e all’elaborazione delle emozioni.

Ciò sta ad indicare che suonare uno strumento musicale giova al cervello dei più piccoli.

Sull’attività del cervello si concentra anche un’altra ricerca americana, secondo cui i bambini che imparano a suonare uno strumento musicale e continuano a suonare per molti anni successivi godranno di un cervello migliore quando invecchieranno. Non solo conserveranno le capacità cognitive che altri potrebbero perdere, ma potrebbero godere di speciali protezioni contro alcuni effetti della malattia di Alzheimer.

Sulle abilità che si sviluppano suonando il pianoforte interviene uno studio del 2014 che è chiaro su un punto: il pianoforte è un importante strumento in termini di abilità, perché due mani devono giocare insieme contemporaneamente mentre viaggiano su ben 88 tasti. Possono suonare fino a 10 note alla volta. Per gestire tutte queste cose insieme, i pianisti devono sviluppare una capacità del cervello assolutamente unica.

La conferma? Secondo quest’analisi, un pianista ha una parte del cervello più attiva rispetto all’altra o, meglio, è in grado di utilizzare entrambe le parti del cervello quando mette le mani sulla tastiera controllando la destra e la sinistra con la stessa naturalezza. La scienza la spiega così: nella maggior parte delle persone, la profondità del solco centrale del cervello è più marcato o soltanto a destra o soltanto a sinistra, il che determina quale mano è dominante.

Ma quando gli scienziati hanno scansionato il cervello dei pianisti hanno trovato qualcosa di diverso: i pianisti avevano un solco evidentemente più simmetrico di tutti gli altri, sebbene fossero nati destri o mancini. In pratica la capacità di allenare e avere la padronanza di entrambe le mani significa che il cervello è attivo nello stesso e questo porta il pianista a rafforzare la mano più debole, portandola allo stesso livello dell’altra. Come si traduce in termini pratici? Un pianista è più pratico nella risoluzione dei problemi, ha una buona dose di creatività ed capace di fare più cose contemporaneamente, oltre – ovvio – a suonare a due mani.

Quel che è chiaro, insomma, è che una buona evidenza scientifica dimostra che imparare a suonare uno strumento – e in particolare il piano – può effettivamente rendere più intelligenti, più felici e più sani. Impegnare la mente ad apprendere il pianoforte potrebbero aiutare con tutto, dalle capacità di pianificazione allo sviluppo del linguaggio alla riduzione dell’ansia e persino al potenziamento della memoria.

Vediamo allora quali sono i vantaggi di imparare a suonare il pianoforte (per adulti e per bambini).

I benefici di suonare il pianoforte

Multitasking

Imparare a suonare il piano significa insegnare al cervello come lavorare velocemente e su più cose contemporaneamente. Pensate solo a tutti i compiti che il cervello deve eseguire simultaneamente: mantenere il tempo, seguire l’intonazione, formare accordi, mantenere la postura e controllare il respiro, tutto mentre le mani destra e sinistra operano indipendentemente l’una dall’altra mentre si trovano su 88 identici tasti. Inoltre, non dimenticate i pedali e l’interpretazione degli spartiti. Ogni volta che ci si siede davanti a un piano, insomma, si sta offrendo al cervello un allenamento eccellente, esercitando tutte le funzioni logiche, creative, visive, uditive, emotive e motorie.

Problem solving

Come dicevamo prima, il cervello dei pianisti sarebbe strutturato diversamente rispetto a quello di altre persone. Le scoperte del cosiddetto brain imaging hanno infatti dimostrato che suonare il piano rafforza il ponte tra gli emisferi destro e sinistro e rende le connessioni nel lobo frontale molto più efficienti.
Ciò significa che i pianisti hanno una marcia in più in termini di problem solving, spontaneità e processo decisionale. In pratica, chi suona il piano, e in generale tutti i musicisti, pensano contemporaneamente a problemi complessi in modo diverso ed escogitano soluzioni più rapide.

Creatività e autostima

Imparare la musica favorisce la creatività e l’espressione personale, dal momento che suonare induce ad un ascolto attivo e insegna a rimescolare ogni volta elementi nuovi. Ciò va di pari passo con la comprensione della propria persona e il superamento di una certa timidezza, anche dovuto al fatto che ottenere dei risultati porta pian piano ad un elevato livello di soddisfazione.

Autodisciplina

Imparare a suonare il pianoforte aiuterà moltissimo a migliorarla. La costanza e l’impegno necessari a imparare il piano, infatti, fanno in modo che si sviluppi l’autodisciplina per un uso razionale del tempo che si ha a disposizione.

In molti sostengono che se non si è autodisciplinati, studiare con costanza può aiutare tantissimo.

Intelligenza

Memorizzare i passaggi più difficili o scegliere come eseguire lo spartito allenano la mente! Leggere la musica aiuta a migliorare le capacità di lettura e a mantenere più a lungo la concentrazione, migliorando anche le abilità motorie e la coordinazione.
Suonare significa aumentare la capacità di riconoscere schemi e strutture e stimolare dal punto di vista neurologico la stessa area del cervello che presiede al pensiero logico-matematico.

Più salute e meno stress

Benedetta musica: tutti, anziani e bambini, se suonano costantemente uno strumento tendono ad essere fisicamente più sani e a soffrire meno di depressione, di ansia e di solitudine. E non solo, suonare riduce lo stress: ascoltare e suonare musica innalza la soglia del dolore, fa sopportare meglio momenti più complicati e ha degli effetti positivi su tutto il nostro stato di benessere. Suonare il piano può anche aiutare ad alleviare i sintomi di demenza, PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) e ictus, migliorando la cognizione.

Detto ciò, è scontato che imparare a suonare il piano è benefico a qualsiasi età. Provate a cimentarvi anche voi e magari cogliete l’occasione per far appassionare i vostri bambini. Ma attenzione, far impartire ai vostri cuccioli lezioni di musica potrebbe far passare loro l’idea di un ulteriore impegno da dover svolgere, il che li potrebbe rendere frustati e mal predisposti a una cosa così magica come il pianoforte.

Soluzione? Valutate in famiglia e magari proprio con l’insegnante il modo migliore per “convincere” il bambino che imparare il piano è un impegno all’apparenza gravoso ma tanto tanto soddisfacente!

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