Inizia il 2023 all’insegna della sostenibilità con queste 7 abitudini GREEN da introdurre nelle tue giornate

Iniziamo il nuovo anno con una attenzione particolare alla sostenibilità, e diffondiamo nel nostro quotidiano abitudini green

Sta per iniziare il nuovo anno: è un momento di passaggio, in cui abbiamo la possibilità di introdurre dei cambiamenti nella nostra vita, lasciando andare vecchie abitudini negative e introducendo nuove routine virtuose che possono portare benefici a noi stessi e all’ambiente. à

In questi giorni, tutti sono alle prese con i buoni propositi: crescita personale, miglioramenti sul lavoro o nelle relazioni, ricerca di una casa o trasferimento in una città diversa. Ma perché non creare una lista di obiettivi green con i quali contribuire attivamente alla salvaguardia dell’ambiente?

In questo articolo, vi proponiamo 7 nuove abitudini sostenibili da introdurre nelle nostre giornate per limitare la nostra impronta inquinante sul Pianeta e dare un taglio diverso all’anno che sta per iniziare.

Pratichiamo la mobilità sostenibile

Molti di noi posseggono un’automobile che utilizzano per andare a lavoro, a prendere i bambini a scuola, a fare le commissioni. Ogni tanto potremmo parcheggiata in garage e optare per soluzioni di mobilità più sostenibile: il trasporto rappresenta infatti la terza fonte di inquinamento al mondo, ma con le nostre scelte quotidiane possiamo limitare molto le emissioni inquinanti:

  • preferiamo i mezzi pubblici all’auto privata per spostarci in città, ma anche su tratte più lunghe – soprattutto se viaggiamo spesso per lavoro o studio;
  • se possibile, almeno per le tratte più brevi, andiamo a piedi o in bicicletta;
  • se il luogo di lavoro non è raggiungibile con i mezzi pubblici, potremmo valutare l’opzione di andare in macchina con uno o più colleghi (a turno): è comunque un modo di risparmiare benzina, denaro ed emissioni;
  • infine, sulle lunghe percorrenze, preferiamo il treno all’aereo – che rappresenta il mezzo di trasporto più inquinante in assoluto.

Free meat Monday

Molti studi confermano che l’alimentazione vegana è quella che ha il minor impatto sull’ambiente. Non vi stiamo chiedendo di diventare vegani di colpo e di rinunciare alle vostre abitudini alimentari (anche se non sarebbe una cattiva idea).

Potremmo iniziare a essere vegani un giorno a settimana e iniziare a sperimentare piatti vegetali e nuovi ingredienti che possono sostituire la carne e i prodotti di origine animali – e magari scoprire che questo regime alimentare ci piace davvero.

Leggi anche: World Vegan Day, 10 motivi per diventare vegani adesso

L’iniziativa è quella del Free-Meat-Monday, ovvero del “lunedì senza carne”, lanciata alcuni anni fa dal cantante britannico Paul McCartney. Sul nostro portale trovate tantissime ricette vegane per introdurre nella vostra settimana un giorno senza carne e senza sofferenza animale, che vi permetterà di iniziare a ridurre la vostra impronta carbonica.

Attenzione a ciò che acquistiamo

Per ridurre la mole di rifiuti che produciamo annualmente, dobbiamo cambiare le nostre abitudini di acquisto: infatti, come consumatori, possiamo indirizzare il nostro shopping verso prodotti riutilizzabili, realizzati in materiali riciclati (o riciclabili), privi di imballaggi ingombranti e inquinanti. Ecco qualche dritta:

  • acquista prodotti sfusi al supermercato: in questo modo non creerai nuovi rifiuti con le confezioni esauste;
  • usa sacchetti della spesa di stoffa, evitando di accumulare buste di plastica;
  • evita gli articoli monouso e scegli prodotti lavabili e riutilizzabili molte volte – come ad esempio la coppetta mestruale al posto degli assorbenti usa e getta, la cannuccia in metallo, i tovaglioli in stoffa, i cotton fioc in silicone, i pad struccanti in tessuto, la borraccia di acciaio e così via.

L’acqua del rubinetto è potabile!

L’acqua del rubinetto è potabile e subisce numerosi controlli di qualità prima di finire nelle nostre case – eppure tantissime persone continuano ad acquistare quella imbottigliata nella plastica, producendo ogni anno milioni di rifiuti non riciclabili.

Leggi anche: L’acqua in bottiglia comporta danni ambientali 3.500 volte superiori rispetto all’acqua del rubinetto

Se non abbiamo esigenze di salute che necessitano il consumo di un’acqua particolare, compriamo un paio di bottiglie di vetro e iniziamo a consumare l’acqua del rubinetto. Se non riusciamo a rinunciare alle bollicine dell’acqua frizzante, potremmo valutare l’idea di acquistare un gasatore che rende l’acqua del rubinetto acqua frizzante.

Sì agli acquisti second hand

Comprare libri, scarpe, borse, vestiti, mobili, accessori di seconda mano non è un’abitudine da demonizzare, ma da normalizzare ed elogiare. Ogni oggetto nuovo che acquistiamo ha un peso enorme sull’ambiente – in termini di consumo delle risorse, dispendio energetico per la produzione e il trasporto, rilascio in atmosfera di emissioni inquinanti, produzione di rifiuti.

Un oggetto di seconda mano, invece, non porta con sé tutto questo “bagaglio inquinante” ed è quindi molto più sostenibile per l’ambiente. Abituiamoci a comprare oggetti usati: risparmieremo qualche soldino e non danneggeremo il Pianeta!

Diamo nuova vita ai nostri oggetti

Molti oggetti fanno parte della nostra vita solo per un breve periodo di tempo, e dopo non sappiamo più cosa farne: la carrozzina di nostro figlio, le stampelle comprate dopo l’incidente, la sedia a dondolo che la nonna non usa più, i libri letti che non trovano più spazio nella libreria.

Come abbiamo detto, ogni oggetto nuovo inquina. Quindi, oltre a comprare di seconda mano, rimettiamo in circolo ciò che ci ha accompagnato per un periodo ma che ora non ci serve più: vendiamo, regaliamo, scambiamo gli oggetti che non ci servono con cose utili.

Impariamo ad autoprodurre

Molte delle cose che acquistiamo, realizzate con materiali inquinanti e vendute in confezioni non riciclabili, potrebbero essere prodotte in casa da noi – a vantaggio del nostro portafogli e dell’ambiente. L’autoproduzione ci riporta un po’ indietro nel tempo, a quando i nostri nonni facevano tutto (o quasi) in casa per risparmiare un po’ di soldi.

Anche se il mondo è decisamente cambiato rispetto al passato, possiamo ritornare all’autoproduzione con uno spirito nuovo – per mangiare prodotti più buoni e sani, per evitare gli imballaggi, per riscoprire le tradizioni di una volta…le possibilità sono infinite.

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