Contrordine! Gli integratori di vitamina D non sono efficaci per questo disturbo che colpisce più di un terzo delle donne

Gli integratori di vitamina D sono inefficaci nel trattare i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile, lo rivela un nuovo studio

Gli integratori di vitamina D sono inefficaci nel trattare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, lo rivela un nuovo studio

Una nuova ricerca dell’Università di Sheffield rivela che l’integrazione di vitamina D non migliora i sintomi dolorosi del colon irritabile. Gli scienziati hanno tuttavia notato un’elevata prevalenza di uno stato di scarsa vitamina D nelle persone con questa sindrome, quindi sono necessarie ulteriori test e ricerche.

Lo studio definitivo è il più grande ad oggi nel fornire prove sull’effetto della vitamina D sui sintomi della sindrome del colon irritabile, ossia una condizione cronica e talvolta debilitante che colpisce oltre il 10% della popolazione, in particolare donne.

Il team di ricerca ha condotto prove su partecipanti che soffrono di condizioni croniche dell’apparato digerente, per valutare se la vitamina D sia in grado di ridurre la gravità dei sintomi e migliorare la qualità di vita. I risultati dello studio, pubblicati sull’European Journal of Nutrition, hanno rilevato che, nonostante un miglioramento dello stato di vitamina D nei partecipanti in risposta a un’integrazione per 12 settimane, non vi era alcuna differenza nella gravità dei sintomi del colon irritabile nel corso dello stesso periodo, né un cambiamento segnalato nella qualità della vita dei partecipanti.

La sindrome del colon irritabile è un disturbo funzionale intestinale comune, caratterizzato da abitudini intestinali disturbate con recidiva cronica. Provoca sintomi come crampi allo stomaco, gonfiore, diarrea e costipazione. Per alcuni, i sintomi vanno e vengono, ma per altri possono influire gravemente sulla qualità della vita, spesso causando imbarazzo e influenzando sia la salute mentale sia il benessere fisico generale.

Lo studio ha anche identificato che, sebbene gli integratori di vitamina D non alleviano i sintomi, una carenza della stessa è diffusa tra la popolazione con tale problematica, portando potenzialmente a un aumento del rischio di soffrire anche di fratture e osteoporosi a lungo termine. Quindi, vale la pena notare che l’integrazione di vitamina D ha corretto le carenze, e questo si è rivelato importante per proteggere la salute delle ossa e dei muscoli.

Sebbene si sappia poco sul perché e su come si sviluppa la condizione debilitante, e attualmente non esiste una cura per la sindrome del colon irritabile, ulteriori ricerche stanno cercando di identificare modi migliori per supportare e gestire i sintomi nelle persone che vivono con la condizione cronica.

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Fonte: The University of Sheffield

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