Glucomannano, la radice che abbassa il colesterolo in modo naturale

Avete mai sentito parlare del glucomannano? Si tratta di una radice che si rivela un interessante rimedio naturale per chi soffre di colesterolo alto.

Avete mai sentito parlare del glucomannano? Si tratta di una radice che si rivela un interessante rimedio naturale per chi soffre di colesterolo alto.

Avere i livelli di colesterolo troppo alti è ormai risaputo essere possibile causa di problemi cardiocircolatori. Si rischia di incorrere maggiormente in un infarto o ictus. Ecco perché il colesterolo va monitorato e in caso tenuto a bada con l’aiuto di una alimentazione sana e alcuni rimedi naturali (sempre dopo aver consultato il proprio medico).

L’alimentazione dovrebbe essere ricca di fibre, sostanze anti-nutrienti che sono particolarmente importanti in quanto, tra le altre cose, aiutano a contrastare il colesterolo cattivo. Queste possono però essere assunte anche sotto forma di integratori. Tra i più interessanti vi sono quelli a base di glucomannano.

Cos’è il glucomannano

Si tratta di una fibra vegetale che si estrae dall’Amorphophallus Koniac, un tubero particolarmente caro alla cucina giapponese e interessante per le sue proprietà: ha dimostrato di riuscire a tenere a bada colesterolo e grasso corporeo.

Il glucomannano lo troviamo spesso nei cibi industriali come caramelle ma anche prodotti da forno, sughi, minestre, ecc. dove viene usato come addensante, emulsionante, stabilizzatore, gelificatore o semplicemente come fonte di fibra.

L’estratto di glucomannano risulta essere una polvere granulosa in grado di gonfiarsi assorbendo acqua fino a 60 volte il suo peso.

glucomannano-powder

Glucomannano, proprietà e benefici

Il glucomannano vanta diverse proprietà, le più importanti confermate da alcuni studi scientifici:

  • Tiene a bada il colesterolo: un primo studio ha notato gli effetti benefici sui livelli di colesterolo mentre un’altra ricerca è andata a valutare quale fosse la dose migliore da assumere per godere dei benefici di questa radice (ne parliamo più in basso).
  • Aiuta la gestione del peso: le fibre aiutano a tenere a bada il peso. Nello stomaco il glucomannano tende a trasformarsi in una sorta di gelatina con l’aiuto dell’acqua e per questo è in grado di promuovere il senso di sazietà.
  • Anti-stipsi: come è noto, le fibre aiutano la peristalsi intestinale. Chi assume glucomannano, dunque, potrebbe veder migliorare un eventuale problema di stipsi.
  • Utile in caso di diabete e obesità: dato che contrasta l’assorbimento del colesterolo e dei grassi, ma anche vista la capacità di rallentare l’assorbimento degli zuccheri, questo rimedio può essere utile in caso di diabete o obesità.

Glucomannano, come e quanto assumerne

Dato che si tratta di una fibra idrosolubile si consiglia generalmente di assumere il glucomannano insieme ad abbondante acqua. I liquidi, infatti, permettono alle fibre di gonfiarsi e svolgere meglio il proprio compito, tra cui anche favorire il transito intestinale.

Secondo quanto stabilito dagli esperti, affinché possa essere realmente efficace nel mantenere il colesterolo nei giusti livelli, il glucomannano va assunto nella dose di 4 grammi al giorno. Un quantitativo confermato anche dall’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha autorizzato l’uso di questa fibra e i relativi claim che la sponsorizzano in quanto utile a controllare il peso e il colesterolo.

Questo rimedio naturale andrebbe assunto circa un’ora prima dei pasti e sempre da solo.

Glucomannano, controindicazioni

Il glucomannano va evitato se si soffre di ulcera peptica o ernia iatale ma bisogna fare particolare attenzione anche se si assumono dei farmaci dato che rischia di assorbirli annullandone l’effetto. Chiedete sempre consiglio al vostro medico prima di utilizzarlo ed evitate il fai da te.

L’assunzione di glucomannano è sconsigliata in allattamento e gravidanza.

Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali, questi possono comportare diarrea, mal di stomaco, meteorismo e stitichezza. Generalmente però compaiono solo nel caso si sia esagerato un po’ con le dosi.

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Francesca Biagioli

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