Scoperto il quasar più lontano e luminoso dell’universo

I quasar sono tra gli oggetti celesti più misteriosi e sfuggenti dell’universo, tanto da mettere alla prova ogni tentativo di darne una definizione. Ma gli astronomi annunciano una scoperta sensazionale: è stato trovato il più lontano quasar mai osservato, ed è centinaia di volte più brillante di qualsiasi altro oggetto scoperto. Si trova a quasi 13 miliardi di anni luce di distanza ed è luminoso 6,3x1013 volte in più del Sole il quasar “ULAS J1120+0641”.

I quasar sono tra gli oggetti celesti più misteriosi e sfuggenti dell’universo, tanto da mettere alla prova ogni tentativo di darne una definizione. Ma gli astronomi annunciano una scoperta sensazionale: è stato trovato il più lontano quasar mai osservato, ed è centinaia di volte più brillante di qualsiasi altro oggetto scoperto. Si trova a quasi 13 miliardi di anni luce di distanza ed è luminoso 6,3×1013 volte in più del Sole il quasar “ULAS J1120+0641”.

Scoperto da un gruppo internazionale di astronomi dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) guidati da Daniel Mortlock dell’Imperial College di Londra, al suo interno si trova un buco nero con una massa pari a circa 2 miliardi di volte quella del Sole.

L’oggetto astronomico risalirebbe a circa 870 milioni di anni dopo il Big Bang e potrebbe contribuire, quindi, ad una maggiore comprensione delle dinamiche dei “primi” anni dell’Universo.

Il redshift rilevato per la sua radiazione è di 7,1, un valore di gran lunga superiore al 6,4 fino ad ora misurato, ed equivale a guardare l’universo quando aveva solo 770 milioni di anni (il 5% della sua età attuale).

Il mondo astronomico non maschera entusiasmo e stupore per questo annuncio epocale: “Ci potranno essere un centinaio di oggetti simili nel cielo, ma trovarli tra miliardi di altri oggetti nelle immagini astronomiche è una sfida seria” spiega Mortlock.

La scoperta, pubblicata ieri su Nature, è arrivata dopo 5 anni di ricerche e rappresenta una ragione in più per continuare ad indagare sull’universo e la sua origine.

Roberta Ragni

 

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