La “mini luna” sta per abbandonare la nostra orbita, ma possiamo ancora ammirarla per l’ultima volta

La notte tra l'1 e il 2 febbraio potremo ammirare la mini-luna che per qualche mese ci ha tenuto compagnia. Si trattava però di un rifiuto

Aveva fatto balzare gli scienziati dalle loro sedie quando è stata scoperta, a settembre scorso. Si stava avvicinando sempre di più alla Terra. Le ipotesi furono tante: un asteroide, una mini luna sconosciuta e infine, la peggiore, un rifiuto spaziale.

Il suo nome è SO 2020 e come ha confermato la Nasa lo scorso autunno si tratta del frammento di un razzo partito negli anni ’60 e appartenente alla missione lunare Surveyor 2. Dopo quasi 60 anni è tornato da noi, ma sarà l’ultima volta.

A novembre, una nuova mini-luna ha iniziato a orbitare attorno alla Terra. Scoperta il 17 settembre 2020, dall’8 novembre è finita lentamente nel nostro quartiere spaziale, attratta dalla gravità terrestre. Da allora e per qualche mese abbiamo avuto una sorta di mini-luna.

Di tanto in tanto, piccolo oggetti vengono catturati nell’orbita terrestre, rimanendo “sospesi” per un breve periodo di tempo, da pochi mesi fino a svariati anni prima di essere scagliati nello spazio. Si tratta delle cosiddette “minilune”, il più delle volte asteroidi che si avvicinano al punto da rimanere in orbita senza venire distrutti però dalla nostra atmosfera. Era già accaduto tra il 2006 e il 2007 con 2006 RH120 e tra il 2018 e il 2020 con 2020 CD3.

Questa volta però l’idea di un oggetto esotico è stata frantumata. Si trattava infatti dei rottami dello stadio Centaur di un razzo che lanciò un carico utile sperimentale chiamato Surveyor 2 sulla Luna a settembre del 1966. La dimensione stimata di SO 2020 infatti corrispondeva proprio a Centaur, lungo circa 12 metri. Dopo averne confermato l’identità, i primi di dicembre, la Nasa ha spiegato che dopo aver raggiunto il punto più vicino alla Terra, il 1° dicembre 2020, il rifiuti rimarrà all’interno della nostra sfera di dominio gravitazionale, in una regione nello spazio chiamata “Hill Sphere” che si estende per circa 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Poi sfuggirà e compirà una nuova orbita attorno al Sole nel marzo 2021.

Ma 2020 SO sta per fare un altro avvicinamento alla Terra: il 2 febbraio 2021. Questa volta però passerà più lontano rispetto a dicembre ma sarà ad appena 0,58 distanze lunari (220.000 km), poco più della metà della distanza che separa la Terra dalla Luna. Successivamente, a marzo, la gravità della Terra abbandonerà la sua presa sull’oggetto. Da allora, non sarà più una mini-luna per la Terra ma orbiterà attorno al sole. Durante questo periodo, farà due grandi giri intorno al nostro pianeta.

Come ammirare per l’ultima volta la mini-luna 2020 SO 

Non sarà semplice farlo ma a offrirci i la possibilità di vedere coi nostri occhi 2020 SO sarà il Virtual Telescope Project che mostrerà l’oggetto in diretta sul web la notte del 1° febbraio.

“Dopo il suo fly-by estremamente ravvicinato lo scorso dicembre, 2020 SO si sta avvicinando di nuovo in sicurezza, questa volta per dirci addio. Come sappiamo, è il booster della missione spaziale Surveyor 2, che è stato temporaneamente catturato dal nostro pianeta. Presto, questa mini-luna artificiale lascerà il nostro quartiere, fuggendo su una nuova orbita attorno al Sole. Ci saluteremo, vivi: unisciti a noi comodamente da casa tua!” è l’invito di Gianluca Masi del Virtual Telescope.

Sarà necessario collegarsi la notte del 1° febbraio 2021, a partire dalle 22:00 UTC (le 23 ora italiana). In quel momento, 2020 SO sarà nella posizione ottimale per essere individuata dai telescopi robotici del Virtual Telescope di Roma.

Clicca qui per ammirare la mini-luna in diretta via web

Poi diremo addio per sempre a questo rifiuto.

Fonti di riferimento: Virtual Telescope, Nasa, ScienceAlert

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