No, l’asteroide gigante 2018 LF16 non precipiterà sulla Terra (anche se classificato potenzialmente pericoloso)

Un sorvegliato speciale. Una roccia spaziale che minaccia di piombare sulla Terra e se così fosse sarebbe davvero preoccupante. È l'asteroide 2018 LF16, da tempo monitorato dalla Nasa viste le sue dimensioni ma secondo l'Agenzia spaziale americana è davvero difficile che possa raggiungerci: c'è solo una possibilità su 30 milioni

Un sorvegliato speciale. Una roccia spaziale che minaccia di piombare sulla Terra e se così fosse sarebbe davvero preoccupante. È l’asteroide 2018 LF16, da tempo monitorato dalla Nasa viste le sue dimensioni, ma secondo l’Agenzia spaziale americana è davvero difficile che possa raggiungerci: c’è solo una possibilità su 30 milioni.

Ciò non toglie che questo oggetto spaziale sia classificato come potenzialmente pericoloso. Lo sono tutti gli asteroidi la cui orbita li porta ad avvicinarsi alla Terra e le cui dimensioni potrebbero provocare seri danni in caso di impatto.

Più precisamente, vengono considerati potenzialmente pericolosi quando la minima distanza all’intersezione dell’orbita (MOID) con la Terra è minore di 0,05 unità astronomiche (NdR. Un’unità astronomica è pari a 150 milioni di km, la distanza media tra la Terra e il Sole) e il diametro è almeno 150 m.

2018 LF16 è stato scoperto il 14 giugno 2018 e sulla base delle limitate osservazioni effettuate, è stato possibile ipotizzarne le dimensioni, pari a circa 213 m.

Per fortuna, le 62 possibili traiettorie del prossimo secolo lo portano a distanza di sicurezza da noi.

Anche l’orbita più vicina a noi, lo colloca sempre oltre le 0,13 UA. Tuttavia, ci farà visita diverse volte nel corso del secolo, viaggiando a una velocità di circa 55mila kmh. La prima sarà tra 5 anni, l’8 agosto 2023. Tornerà poi il 3 agosto 2024 e il 1° agosto 2025.

Visitine estive, che però non destano alcuna preoccupazione. L’asteroide 2018 LF16 è stato classificato come a rischio nullo nella scala Torino, ciò significa che la sua probabilità di una collisione con la Terra è inesistente o quasi.

Ciononostante sarà monitorato dalla Nasa, insieme a migliaia di altre rocce spaziali che quasi quotidianamente si avvicinano al nostro quartiere del sistema solare.

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Francesca Mancuso

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