Acqua: scoperta la riserva più grande dell’universo

È stata scoperta attorno a un quasar la più grande e antica riserva d’acqua mai osservata nell'universo: ne contiene una quantità, sotto forma di vapore acqueo, 140mila miliardi di volte superiore a quella presente in tutti gli oceani della Terra. Usando un altro termine di paragone, la massa dell’acqua osservata è 100mila volte superiore a quella del Sole.

È stata scoperta attorno a un quasar la più grande e antica riserva d’acqua mai osservata nell’universo: ne contiene una quantità, sotto forma di vapore acqueo, 140mila miliardi di volte superiore a quella presente in tutti gli oceani della Terra. Usando un altro termine di paragone, la massa dell’acqua osservata è 100mila volte superiore a quella del Sole.

Questa nube d’acqua si trova a 12 miliardi di anni luce dalla Terra, ben oltre i confini della Via Lattea, e si estende per circa 5 milioni di miliardi di chilometri attorno alla superficie del quasar indicato con la sigla APM 08279+5255, alimentato da un enorme buco nero che produce una quantità di energia pari a quella generata da miliardi di miliardi di stelle come il Sole.

Ad individuarla i ricercatori del Jet Propulsion Laboratory della Nasa e del California Institute of Technology, che hanno pubblicato la scoperta sulla rivista Astrophysical Journal Letters. I primi hanno scoperto la riserva con il telescopio dell’osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii, mentre il gruppo Californiano ha usato l’Interferometro di Plateau de Bue, sulle Alpi Francesi.

La produzione di quest’enorme massa d’acqua rende l’ambiente attorno a questo quasar assolutamente unico– dice Matt Bradford, lo scienziato che ha guidato la ricerca- e la sua esistenza è un’ulteriore dimostrazione del fatto che l’acqua è diffusa nell’intero universo, fin dalle fasi iniziali della sua formazione”.

Che l’acqua potesse essere presente anche nelle prime fasi della storia dell‘universo è stata per molto tempo solo un’ipotesi. Ma ben presto l’attività dei cosiddetti “cacciatori d’acqua”, cioè tutti quegli strumenti che hanno esplorato o stanno esplorando l’universo per rivelare la famosa molecola H2o, ha dato i suoi frutti: dalla fine degli anni ‘70 ad oggi hanno trovato l’acqua sulle comete, sotto forma di acqua ionizzata, sulla Luna, alla temperatura impressionante di 270 sotto lo zero, hanno fotografato ghiacciai su Marte e scoperto acqua nella Via Lattea e in altre galassie. Ma mai così tanta e così lontana.

Si tratta della prova definitiva che non siamo soli in questo universo? Non proprio. Se, infatti, è vero che alla presenza dell’acqua si richiamano molte teorie sull’origine della vita e che ora sappiamo che l’acqua è presente in tutto l’Universo, anche nell’angolo più remoto, le forme in cui è stata rilevata la rendono difficilmente usufruibile. Insomma, non è detto che dove c’è acqua c’è vita. Ma è vero il contrario. E dunque facciamo di tutto per preservarla.

Roberta Ragni

 

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