Trasformare i rifiuti stradali in nuovi materiali da costruzione: il caso della Ecocentro tecnologie ambientali

Recuperare i rifiuti che si depositano quotidianamente lungo le strade urbane per trasformarle in materiali utili all’edilizia: non è l’ultima trovata di un film fantascientifico, ma il l’idea (brevettata a livello internazionale) della Ecocentro tecnologie ambientali, un’azienda di Gorle, in provincia di Bergamo, che raccoglie polvere, sabbia, terriccio, ma anche carta, plastica, lattine, monete e altri residui che si accumulano sulle strade per trasformarli in materiali edili come pozzolana e ghiaia.

Recuperare i rifiuti che si depositano quotidianamente lungo le strade urbane per trasformarle in materiali utili all’edilizia: non è l’ultima trovata di un film fantascientifico, ma il l’idea (brevettata a livello internazionale) della , un’azienda di Gorle, in provincia di Bergamo, che raccoglie polvere, sabbia, terriccio, ma anche carta, plastica, lattine, monete e altri residui che si accumulano sulle strade per trasformarli in materiali edili come pozzolana e ghiaia.

I composti – progettati in Italia – vengono realizzati grazie a impianti di ultima generazione, che consentono il trattamento ed il recupero di una frazione superiore al 70% dei rifiuti che si depositano comunemente lungo le strade delle nostre città. Materiali che solitamente incrementano la mole di rifiuti che le amministrazioni locali sono costrette a raccogliere e a smaltire in modo adeguato. Con tutti i costi relativi da sostenere.

Ecocentro tecnologie ambientali quindi recupera e riutilizza in modo utile i rifiuti ed evita alle amministrazioni locali di sostenere i costi di smaltimento. In questo modo, i residui derivanti dalla pulizia delle caditoie stradali, dall’eliminazione delle sabbie dei depuratori, dalla bonifica di terreni contaminati si trasformano in materiali subito riutilizzabili.

Al momento, la società bergamasca ha realizzato nove impianti, distribuiti tra Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana e nei prossimi mesi conta di realizzarne altri. I materiali recuperati e prodotti vengono poi destinati ad aziende come A2A, Gruppo ECONORD, Gruppo FALCK, IREN AMBIENTE, EXE.

Insomma, è la prova evidente che il rifiuto – se opportunamente smaltito – non diventa solo ecologicamente sostenibile, ma può diventare anche fonte di ricchi guadagni.

Verdiana Amorosi

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