Sacchetti di plastica: l’Europa dovra’ ridurli del 50% entro il 2019

Sacchetti di plastica, l’Italia ha fatto scuola e ora le iniziative per ridurli si estendono a tutta Europa. La notizia arriva a ridosso della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2014, che inizierà domani, sabato 22 novembre, e si concluderà il prossimo 30 novembre.

Sacchetti di plastica, l’Italia ha fatto scuola e ora le iniziative per ridurli si estendono a tutta Europa. La notizia arriva a ridosso della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2014, che inizierà domani, sabato 22 novembre, e si concluderà il prossimo 30 novembre. Addio ai sacchetti di plastica non riciclabili in Europa?

Il Coreper, cioè il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri dell’UE, ha adottato una nuova strategia europea per limitare l’uso dei sacchetti di plastica leggera. La Commissione Europea è favorevole all’iniziativa. Il voto del Coreper è stato unanime.

Il testo approvato prevede una riduzione del 50% dei sacchetti di plastica leggera in uso in Europa entro il 2019 e la fatturazione obbligatoria entro il 2018. Il Parlamento Europeo, guidato dalla relatrice Margaret Auken, si era espresso in proposito lo scorso aprile.

Ora anche i rappresentanti degli Stati membri si sono pronunciati sulla questione dei sacchetti di plastica leggera, una delle maggiori fonti di inquinamento, specialmente per mari e fiumi. Green Italia e il Partito Verde Europeo lo considerano un importante riconoscimento per l’Italia, che è già in linea con la nuova legislazione, poiché ha già vietato gli shopper non biodegradabili e compostabili.

Ora l’Italia potrà contare sul supporto di Bruxelles per continuare la lotta alle buste inquinanti. Ciascun cittadino europeo consuma in media 200 sacchetti di plastica per anno, ma ora l’UE darà un chiaro tetto massimo: ridurre queste cifre a 90 in 4 anni e 40% entro il 2025.

“Quello di oggi – ha spiegato Francesco Ferranteè un successo italiano, perché il risultato positivo è stato raggiunto sotto la guida della Presidenza UE dell’Italia ed è il traguardo finale di una battaglia in difesa dell’ambiente lanciata anni fa, quando, grazie all’emendamento che proposi nella Finanziaria del 2007, fu introdotto il divieto della commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili”.

Manca però ancora una presa di posizione dell’UE sui sacchetti oxo-biodegradabili, che frammentandosi in micro-plastiche, inquinano l’ambiente e aggravano il problema dei rifiuti. Ora ci si attende un ulteriore intervento dell’UE su questo problema. Intanto, secondo Green Italia, la sfida è la tolleranza zero per chi in maniera fraudolenta commercializza sacchetti che biodegradabili non sono.

Si tratta in ogni caso di un momento storico per l’Europa, come comunica il Parlamento UE, dato che per la prima volta si è trovato un accordo per mettere in pratica misure ambiziose per ridurre i rifiuti di plastica nell’ambiente. Un primo accordo tra la delegazione del Parlamento Europeo e la Presidenza Italiana è stato raggiunto questo lunedì ed ora è stato confermato dal Coreper. Non resta che attendere il voto della Commissione Ambiente UE il prossimo 24 novembre a Strasburgo.

Marta Albè

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook