Roma est, la terra dei fuochi della Capitale dove l’aspettativa di vita è più bassa di 3 anni

Chi vive a Roma Est ha un’aspettativa di vita più bassa di 3 anni rispetto a chi abita in zone centrali. E’ quello che emerge da un’inchiesta shock andata in onda ieri sera in Tv che ha mostrato cumuli e cumuli di spazzatura in alcune zone periferiche della Capitale.

Chi vive a Roma est ha un’aspettativa di vita più bassa di 3 anni rispetto a chi abita in zone centrali. È quello che emerge da un’inchiesta shock andata in onda ieri sera in Tv che ha mostrato cumuli e cumuli di spazzatura in alcune zone periferiche della Capitale.

Nella trasmissione Piazzapulita, in onda ieri sera su La7, sono emersi particolari inquietanti e sconvolgenti che vedono come protagonisti gli abitanti di alcune zone della Capitale.

L’inchiesta, realizzata da Max Andreetta, è relativa a quella che è stata soprannominata la terra dei fuochi romana, ossia la parte Est della città, il VI Municipio (dove risiedono circa 250mila abitanti), in particolare Rocca Cencia e zone limitrofe.

Qui, cumuli di spazzatura bloccano il passaggio delle strade e frequenti roghi tossici che emanano sostanze pericolose oltre che fastidiose da respirare, costringono bambini e adulti a rimanere tappati in casa.

Ma non si tratta solo di disagi di tipo logistico, a risentirne in maniera molto pesante è la salute delle persone che, secondo le statistiche, se vivono a Roma est hanno un’aspettativa di vita più bassa di 3 anni rispetto a coloro che abitano a Roma centro.

A dichiararlo, nel corso del servizio, è la dottoressa Paola Michelozzi, del Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio che ricorda anche come i livelli di polveri sottili (Pm10) siano ben al di sopra dei limiti in tutta l’area (potete vedere le zone rosse nella cartina in basso), una situazione che aumenta, e di molto, il rischio di ritrovarsi alle prese con un tumore.

pm10-cartina-romaest

Ed effettivamente tante persone sono già morte a tal punto che alcune vie sono state addirittura rinominate come via Ancarano che è diventata via delle Vedove!

Come racconta un abitante della zona nel servizio:

“In tutta la via, sono 4 chilometri, ogni famiglia ha almeno un morto!”

Terribili le testimonianze dei cittadini che hanno visto morire giovanissimi i propri famigliari a causa di malattie dovute all’inquinamento (le più frequenti sono cancro a polmoni, tiroide, leucemie, linfomi e melanomi).

E anche chi resiste, si trova a dover combattere molti problemi di salute e spesso difficoltà a respirare, come i bambini che soffrono di asma, ma anche gli anziani che oltre a problemi all’apparato respiratorio accusano maggiori disturbi cardiovascolari.

E’ un drone a riprendere via di Salone, via Sant’Alessio in Aspromonte e via Carlo Fornara in cui lo scenario, purtroppo, è sempre lo stesso. Quello che immortala la telecamera è una vera e propria (pericolosissima) discarica a cielo aperto!

Le immagini di spazzatura abbandonata in ogni dove sono impressionati anche perché si parla non solo di pneumatici, altre parti di auto, stendini, mobili, elettrodomestici e ogni altro tipo di oggetto o materiale bruciato ma anche di Eternit (amianto), presente in ogni via.

I cittadini hanno addirittura bloccato una strada così da impedire agli incivili di andare a gettare ulteriore spazzatura.

Nonostante le proteste, però, nulla è stato fatto per aiutare la popolazione ad uscire da una situazione così rischiosa. E oltre alla spazzatura vi è anche il problema dell’aria malsana e irrespirabile dovuta alla presenza del Tmb di Rocca Cencia, l’unico impianto di trattamento dei rifiuti ancora attivo nella Capitale.

Ma gli abitanti di Roma Est sembrano essere stanchi di sentirsi vittime di un destino già segnato e sono pronti a fare la guerra alle istituzioni come hanno chiaramente dichiarato in diretta nel corso della trasmissione.


Una situazione assolutamente inaccettabile ancor più se si pensa che stiamo parlando della Capitale d’Italia!

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Francesca Biagioli

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