Tonnellate di rifiuti speciali gettati in mare. Sequestro dei NOE a Marina di Montemarciano (AN)

Sequestrata l'area antistante la spiaggia di Marina di Montemarciano, in provincia di Ancona. Trovate in mare tonnellate di rifiuti speciali

Ancona, centinaia di tonnellate di inerti e di altri rifiuti speciali sono stati trovati davanti alla spiaggia di Marina di Montemarciano. Un’amara scoperta quella fatta dei Carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico, che hanno posto sotto sequestro il tratto di mare per accertare le modalità dello sversamento dei rifiuti speciali.

Tonnellate di inerti, ma anche ferro, proveniente probabilmente da demolizioni, tondini in acciaio e coperture di cemento. Questo il bilancio parziale della scoperta dei Carabinieri, secondo i quali i rifiuti finiti in mare potrebbero essere stati utilizzati inizialmente per la costruzione di alcune strade per collegare i tratti della costa interessati dai lavori di ripascimento.

Successivamente, a conclusione dei lavori, i resti potrebbero essere stati gettati in mare per non affrontare i costi per lo smaltimento nelle discariche autorizzate. Secondo quanto si legge in una nota dei Neo, i colpevoli sarebbero già stati individutati e “saranno denunciati alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per gestione illecita di rifiuti speciali e disastro ambientale“.

I danni inflitti all’ambiente marino, infatti, non sono da sottovalutare. Si tratta infatti di una tipologia di materiali dannosa per la salute del pianeta e per quella dei suoi abitanti. La conta dei danni è ancora tutta da fare, anche a causa dell’estensione dell’area in cui sono stati trovati i rifiuti. Per questo, i Carabinieri del Noe ed i subacquei del nucleo speciale di Roma porteranno avanti anche nei prossimi giorni l’attività di mappatura della zona aiutati dai satelliti, per scongiurare ulteriori pericoli per le imbarcazioni di passaggio nell’area marina di Montemarciano.

Una volta stimati i danni, sarà avviata l’opera di bonifica dell’intera area, pari a circa 500 metri quadrati, oggi sotto sequestro penale.

Un altro tratto di mare devastato dall’incuria umana. Veleni che non molto tardi la Natura ci restituirà.

Francesca Mancuso

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