L’Europa pronta a vietare gli imballaggi in plastica. Parola del neo commissario per l’ambiente e gli oceani

Dopo il divieto della plastica monouso, l'UE punta a eliminare gli imballaggi di plastica e a ridurre l'uso di prodotti che rilasciano microplastiche

La Commissione europea è pronta a vietare gli imballaggi di plastica e sta esaminando possibili normative con lo scopo di ridurre i rifiuti di plastica e la contaminazione ambientale da microplastiche. Lo ha rivelato Virginijus Sinkevicius, neo commissario per l’ambiente e gli oceani della commissione von der Leyen, in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt.

“Vogliamo sicuramente ampliare le regole per le materie plastiche monouso e stiamo attualmente indagando in quale direzione sarebbe possibile.
Un passo importante sarebbe, ad esempio, vietare gli imballaggi in plastica o prescrivere l’uso di plastica riciclata”, ha dichiarato Sinkevicius.

Secondo la Commissione europea, più dell’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica che, a causa della sua lenta decomposizione, si accumula nell’ambiente minacciando la fauna selvatica.
Gli animali, oltre a rimanere intrappolati e uccisi nei rifiuti, ingeriscono pezzi di plastica che finiscono poi nella catena alimentare e, di conseguenza, nei nostri piatti.

Proprio per tutelare la salute dell’ambiente, della fauna e ovviamente la nostra, l’Unione europea ha deciso di vietare stoviglie, cotton fioc, palloncini e altri oggetti in plastica monouso a partire dal 2021, e ora potrebbe mettere al bando anche gli imballaggi di plastica, imponendo l’utilizzo di soluzioni più sostenibili.

La Commissione europea sta inoltre esaminando altre possibili normative per ridurre l’inquinamento da plastica, dalla tassa sui rifiuti in plastica a regolamenti che possano contenere il rilascio di microplastiche, obbligando le aziende trovare alternative per ridurre drasticamente il potenziale di liberazione di particelle inquinanti da cosmetici, pneumatici e altri prodotti.

Le microplastiche vengono rilasciate da innumerevoli prodotti e, come la plastica, si accumulano nel suolo e nelle acque danneggiando gli ecosistemi ee esponendo la popolazione a rischi per la salute.

Secondo Sinkevičius, entro la fine di quest’anno l’UE fornirà un elenco molto dettagliato di tutti i prodotti che contengono microplastiche o realizzati con microplastiche.

Nei prossimi mesi l’Unione europea potrebbe dunque prendere provvedimenti affinché venga eliminato il ricorso alla plastica per imballaggi e per ridurre la contaminazione ambientale da microplastiche.

Nell’attesa, tutti noi possiamo già fare molto per limitare l’inquinamento da plastica, ad esempio scegliendo di acquistare alimenti sfusi e prodotti per l’igiene privi di imballaggi con imballaggi ridotti, riciclabili o compostabili.

Per quanto riguarda le microplastiche, invece, possiamo ad esempio prestare attenzione ai cosmetici e all’abbigliamento optando per prodotti realizzati con materie prime naturali.

Si tratta di piccoli gesti, ma ogni piccola azione portata avanti da molte persone può fare la differenza.

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