Il riciclo del vetrodonna: gli uomini sbagliano di più

Le donne lo fanno meglio. Che avete capito? Il riciclo del vetro. Secondo una recente indagine condotta da AstraRicerche per conto di CoReVe (Consorzio Recupero Vetro), il primato del riciclo di tale materialem in Italia va alle signore, che sono più precise rispetto ai coetanei dell'altro sesso

Le donne lo fanno meglio. Che avete capito? Il riciclo del vetro. Secondo una recente indagine condotta da AstraRicerche per conto di CoReVe (Consorzio Recupero Vetro), il primato del riciclo di tale materiale in Italia va alle signore, che sono più precise rispetto ai coetanei dell’altro sesso.

Il 79,7% degli italiani, di cui 80% uomini e 80% donne, secondo lo studio, fa sempre la raccolta differenziata del vetro e il 78,8% la ritiene “molto semplice”. Ad essere stato intervistato è un campione rappresentativo della popolazione italiana, appartenente alla fascia di età 18-70 anni, pari a circa 41.800.000 individui.

Ma chi fa davvero bene la raccolta del vetro? È solo il 52,9% degli italiani che differenzia in maniera “quasi corretta“, se non per pochissimi errori, cioè conferendo in modo sbagliato da un minimo di 1 ad un massimo di 3 oggetti. Tale fascia di popolazione è composta per il 53% da donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni e tra i 45 e i 54 anni, contro il 52,8 degli uomini. Ma solo il 17,2% della popolazione divide e conferisce il vetro in modo assolutamente perfetto, con una maggioranza formata sempre da donne (19,4%) tra i 25 e i 34 anni contro il 15,1% degli uomini. Il dato negativo è che circa il 30% degli italiani fa la raccolta del vetro in maniera sbagliata, conferendo più di tre oggetti errati nella campana dedicata agli imballaggi vetrosi. Di questa fetta della popolazione il 32,1% sono uomini, in una fascia di età 55-70 anni.

Quali sono gli errori principali commessi? Al momento del conferimento dei rifiuti nelle campane dedicate, secondo il 64,8% degli intervistati, il motivo principale sta nel fatto che in Italia esistono regole diverse da Comune a Comune, con “una sorta di strano federalismo applicato alla raccolta differenziata: criteri, sistemi, modalità e regole diverse per ogni Comune, che generano inefficienze e ancora più dubbi e confusione nei cittadini”. Al punto che solo il 17%, cioè meno di un italiano su cinque non commette errori nel differenziare il vetro.

Secondo i dati, inoltre, dal 2010 ad oggi gli italiani hanno raggiunto una maggiore consapevolezza su alcuni materiali, i cosiddetti ‘falsi amici‘ che non vanno nelle campane nonostante i dubbi. Ma ci sono ancora alcuni prodotti che si sbaglia a differenziare e che vengono erroneamente gettati nelle campane del vetro. Sono: vetri delle finestre (60,6%), oggetti in cristallo (46,8%), specchi (30,5%), lenti degli occhiali(25,5%),·pirofile da forno in vetroceramica es. Pyrex (21,2%), lampadine (17,1%), ceramica (13,7%), vetro TV (9% ), tubi al neon (7,3%).

I risultati della nuova ricerca confermano che sono stati fatti importanti passi in avanti e che gli italiani si dimostrano sempre più attivi e impegnati, sul fronte della raccolta differenziata – ha dichiarato Gianpaolo Caccini, Presidente CoReVe -. Ora è però necessario continuare a puntare al miglioramento della qualità, portando avanti le attività di sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini“.

Non disperiamoci. Sebbene si possa fare sempre meglio, il riciclo degli imballaggi in vetro negli ultimi anni è notevolmente aumentato, raggiungendo 1.570.000 tonnellate (pari a un tasso di riciclo del 69,9%), soprattutto grazie all’incremento delle quantità raccolte dai Comuni e nonostante una diminuzione della qualità media riscontrata nel tempo, tanto che nel 2011 gli impianti di trattamento a valle della differenziata hanno dovuto scartare circa il 15,5% del materiale.

Un po’ di attenzione in più, e se abbiamo qualche dubbio meglio informarci prima di sbagliare.

Francesca Mancuso

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