Raccatta la carta: quando la scuola si finanzia con la raccolta differenziata

I rifiuti, non ci stancheremo mai di dirlo, sono una risorsa, un bene prezioso in grado di fare la differenza in tempo di crisi. Lo hanno capito bene le 5 scuole di Marlia e Lammari del comune di Capannori (in provincia di Lucca) in cui si è pensato di vendere la carta raccolta negli appositi bidoni della differenziata per acquistare materiale didattico.

I rifiuti, non ci stancheremo mai di dirlo, sono una risorsa, un bene prezioso in grado di fare la differenza in tempo di crisi. Lo hanno capito bene le 5 scuole di Marlia e Lammari del comune di Capannori (in provincia di Lucca) in cui si è pensato di vendere la carta raccolta negli appositi bidoni della differenziata per acquistare materiale didattico.

Dalle tempere per colorare ai dvd per approfondire i vari argomenti spiegati in classe: grazie al progetto sperimentale “Raccatta la carta” le scuole dell’infanzia, quelle di primo e secondo grado delle due frazioni potranno contare su una risorsa in più, un’opportunità consentita da una legge nazionale del 2010 che Capannori coglie tra i primi Comuni in Italia (prima di oggi solo due altre amministrazioni ne avevano approfittato).

Presentata ufficialmente ieri mattina, l’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Centro Ricerca Rifiuti Zero, coinvolgerà oltre 1000 bambini e i loro genitori che, muniti dell’apposito kit per “il perfetto riciclo” messo a disposizione da Ascit – l’utility che si occupa dei rifiuti nel comune, raccoglieranno giornali, riviste, posta indesiderata, cartoni o fotocopie venute male e la trasformeranno in nuova attrezzatura didattica. La carta raccolta da ciascuna famiglia, infatti, verrà inserita in appositi contenitori e, una volta a settimana, verrà ritirata dagli operatori Ascit che provvederanno a pesarla con una bilancia e a rivenderla al consorzio Comieco. Il ricavato verrà quindi dato alle scuole.

Si tratta di un’iniziativa innovativa sia sotto il profilo educativo, sia sotto quello ambientale – afferma l’assessore alle politiche educative, Leana Quilici –. Grazie a questo progetto i bambini diventano consapevoli delle buone pratiche ‘verdi’, avendo un riscontro concreto delle loro azioni. Sapere che un gioco, un attrezzo o un film è stato acquistato grazie alla carta che loro stessi hanno riciclato li stimola a essere sempre più virtuosi e a insegnare agli altri, anche crescendo, quanto hanno imparato. Dopo questa sperimentazione è nostra intenzione estendere ‘Raccatta la carta’ agli altri tre istituti comprensivi di Capannori, in modo che gli oltre 4500 alunni e le loro famiglie traggano benefici da questa iniziativa“.

Ancora una volta Capannori è tra i primi nel dare avvio a un progetto ambientale che avrà una grande ricaduta positiva sul territorio – afferma l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci -. Per garantire un futuro migliore è, infatti, importante coinvolgere tutta la popolazione in particolar modo le nuove generazioni, che rappresentano il nostro futuro. I vantaggi per la natura sono tangibili; ogni 70 chilogrammi di carta recuperata salverà un albero dall’abbattimento. Ringrazio il dirigente scolastico e Ascit che hanno da subito creduto e condiviso questo progetto del Comune e del Centro Ricerca“.

L’avvio del progetto è stato preceduto da una serie di lezioni teoriche e pratiche alla quale hanno partecipato i bambini e i ragazzi.

Un altro piccolo tassello è stato dunque aggiunto all’obiettivo “Rifiuti Zero” fissato dal Comune di Capannori, uno dei più all’avanguardia su questo fronte che, grazie all‘introduzione della “Tia puntuale” è arrivato proprio in questi giorni a toccare il 90% di raccolta differenziata nelle 8 frazioni in cui da gennaio si sta sperimentando la nuova raccolta porta porta con codice a barre.

Simona Falasca

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