Raccolta differenziata: dove buttare le confezioni in Tetra Pak?

Rappresentano uno dei misteri della raccolta differenziata: sono gli imballaggi in poliaccoppiato. Dove si buttano i contenitori di Tetra Pak? Come nascono? Come vengono riciclati?

Proviamo oggi a risolvere alcuni dubbi sulle confezioni per alimenti utilizzate solitamente per contenere bevande come latte e succhi di frutta, ma anche cibi liquidi come creme, brodo e passati di verdura acquistabili già pronti e presenti praticamente in qualsiasi supermercato del nostro Paese.

I contenitori in Tetra Pak sono stati lanciati sul mercato dall’omonima azienda svedese come confezioni necessarie al trasporto ed alla conservazione del latte e sono stati in seguito utilizzati per confezionare altri prodotti liquidi. Essi sono composti da uno strato di carta rivestito esternamente da materiale plastico ed internamente da alluminio. La loro triplice composizione non può che lasciare dubbi riguardo a quale sia la loro corretta destinazione all’interno del ciclo dei rifiuti, tanto da spingere molti a domandarsi se le confezioni in Tetra Pak siano da gettare insieme alla carta, insieme alla plastica o altrove.

Come vengono realizzati

La carta utilizzata per la fabbricazione delle confezioni in Tetrapak viene realizzata utilizzando legno e cellulosa provenienti da foreste gestite secondo criteri di sostenibilità ambientale. Le parti in carta delle confezioni subiscono delle lavorazioni a caldo, senza l’impiego di collanti chimici, che permettono di unirle ad un foglio di alluminio e ad un sottile strato di polietilene, necessari per garantire l’impermeabilità del contenitore. I contenitori, vengono inviati senza passaggi intermedi al cliente in un’unica soluzione di trasporto.

Essi vengono poi impiegati per il confezionamento ed il trasporto degli alimenti, trascorrono un determinato periodo tra gli scaffali del supermercato e giungono infine nelle nostre case. Dopo l’utilizzo del loro contenuto, i contenitori in Tetra Pak vengono gettati (a meno che non si decida di utilizzarli per dare vita a progetti di riciclo creativo) e, a questo punto, se correttamente inviati agli appositi centri di raccolta, verranno impiegati per la realizzazione di nuovi materiali.

Il Riciclaggio

I contenitori in Tetra Pak, all’interno di apposite strutture, vengono avviati alla separazione meccanica delle parti che li compongono. La carta verrà riciclata mentre le parti in polietilene/alluminio verranno destinate agli impianti di rigenerazione della plastica. Dalle lavorazioni necessarie al recupero del Tetra Pak nasceranno due nuovi materiali:

1) La CARTAFRUTTA, derivante dal riciclo dei contenitori provenienti dalla raccolta differenziata, è una carta avana particolarmente adatta per la produzione di shopper e di cancelleria.

2) L’ ECOALLENE, composto da polietilene e da una piccola percentuale di alluminio, è un materiale plastico e stampabile, impiegato nell’edilizia, nel promotional ed in bigiotteria.

Dove buttarli?

Le modalità di raccolta del Tetra Pak variano da Comune a Comune. In alcune città essi vengono raccolti insieme alla carta, in altre insieme alla plastica, sempre che all’interno di esse la raccolta differenziata di tale materiale sia attiva. È possibile scoprire se nel proprio Comune la raccolta differenziata del Tetra Pak viene effettuata ed in quale cassonetto conferire tale materiale consultando le regole in vigore nel proprio comune, prima di gettare i rifiuti con leggerezza.

Nel caso in cui la raccolta del Tetra Pak venga effettuata insieme a quella della carta, è consigliabile, ma non obbligatorio, separare dalle confezioni il tappo ed altre parti in plastica, che dovrebbero essere dunque destinate al sacco o cassonetto dei rifiuti appropriato. Ciò viene specificato poiché quando il Tetra Pak viene raccolto insieme alla carta esso può essere conferito direttamente alle cartiere, dove la parte cartacea verrà destinata alla produzione di nuova carta. In caso di dubbi sulle modalità di raccolta locali è consigliabile rivolgersi direttamente all’Ufficio Comunale competente del proprio luogo di residenza.

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