In troppi fanno questo errore quando buttano il vetro nella differenziata

Il 10,5% dei rifiuti di imballaggio (bottiglie e vasetti) in vetro nelle campane non può essere avviato a riciclo.

Peggiora la raccolta differenziata del vetro, se si considera che ancora troppi sono gli oggetti di ceramica, pyrex e in cristallo, così come centinaia i sacchetti, che finiscono nella campana della differenziata. Nel 2020 la qualità della raccolta differenziata del vetro effettuata dai cittadini è peggiorata rispetto al 2019 e siamo ancora ben lontani dai livelli medi del resto d’Europa.

È l’allarme lanciato da CoReVe, il Consorzio per il recupero del vetro, secondo cui il 10,5% dei rifiuti di imballaggio (bottiglie e vasetti) in vetro recuperati all’interno delle campane o nei cassonetti del “porta a porta”, non può essere avviato a riciclo a causa della presenza di quegli altri materiali. Questo perché, negli impianti di trattamento a valle della raccolta, la selezione automatizzata di questi materiali, anche se tecnologicamente sempre più evoluta, comporta inevitabilmente anche la perdita e lo scarto di vetro altrimenti perfettamente riciclabile.

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Per provare a interrompere i comportamenti errati che finiscono per compromettere parte del lavoro e dell’impegno dei cittadini più attenti, CoReVe, con ANCI (Associazione dei Comuni Italiani), ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione, con il Patrocinio del Ministero per la Transizione Ecologica e con l’aiuto di Licia Colò, giornalista e divulgatrice, da sempre molto attenta alle tematiche ambientali e alla sostenibilità.

“Nel 2020 – spiega Gianni Scotti, Presidente di CoReVe – la qualità della differenziata è ulteriormente peggiorata rispetto all’anno precedente. Mentre migliorano le performance degli impianti di riciclo, i cui scarti si riducono grazie al costante miglioramento tecnologico, c’è evidentemente ancora molto lavoro da fare. L’Italia che è tra i Paesi più virtuosi d’Europa per le percentuali di raccolta differenziata degli imballaggi di vetro, è tuttavia fanalino di coda per quanto riguarda la qualità. Serve quindi un cambio di passo e serve subito, per evitare inutili sprechi e sostenere l’Economia Circolare del vetro. Per questo abbiamo deciso di lanciare la nuova campagna con un’ambasciatrice d’eccellenza per tutto ciò che riguarda l’ambiente, Licia Colò, che già in passato aveva offerto la sua autorevole voce ai messaggi del Consorzio”.

Due mesi di campagna TV che vedranno la Colò raccontare quali errori evitare nel momento in cui si vanno a differenziare i rifiuti di imballaggio in vetro, a cui, da giugno a fine a anno, si affiancherà una campagna “social” voluta per raccontare agli italiani l’importanza e i benefici ambientali derivanti dal corretto riciclo del vetro.

Fonte: CoReVe

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