Questo comune della Toscana ha attivato la raccolta differenziata di assorbenti (e tutte le città dovrebbero imitarlo)

Il comune di Capannori in provincia di Lucca ha attivato una raccolta differenziata di assorbenti femminili che vengono riciclati

Il Comune di Capannori ha attivato la raccolta differenziata di assorbenti femminili, un servizio porta a porta che permette di riciclare questi dispositivi igienici. È inserito nell’ambito di un più ampio e ambizioso obiettivo, quello di arrivare ad essere un comune a “rifiuti zero”.

Gli assorbenti igienici femminili, così come i pannolini, costituiscono una vera e propria montagna di rifiuti che, generalmente, finiscono nell’indifferenziato e non possono essere in alcun modo riciclati.  C’è però un comune italiano virtuoso che ha deciso di offrire un servizio sperimentale di raccolta porta a porta di assorbenti, proprio con lo scopo di evitare che questi contribuiscano ad aumentare il quantitativo di rifiuti indifferenziati ma inserendoli piuttosto in percorso di riciclo.

Parliamo di Capannori, comune in provincia di Lucca, che da metà aprile ha esteso il servizio di raccolta degli assorbenti, già attivo dall’ottobre scorso in 3 frazioni, a tutto il territorio comunale.

Si tratta di un sistema di ritiro separato, proprio come avviene in questo e altri comuni nel caso dei pannolini di bambini o anziani. Gli assorbenti devono essere conferiti in specifici sacchi viola, previa richiesta di adesione al servizio da compilare direttamente sul sito dell’azienda Ascit che si occupa dello smaltimento. Questi verranno poi ritirati in alcuni giorni fissi, secondo il calendario della raccolta differenziata comunale.

Ma dove finiscono gli assorbenti raccolti? L’ha spiegato l’assessore all’ambiente di Capannori Giordano Del Chiaro:

“Gli assorbenti igienici insieme ai pannolini e ai pannoloni rappresentano tra il 30 e il 40% di rifiuto indifferenziato prodotto a Capannori e grazie ad una nuova tecnologia, sperimentata nel centro di riciclo dei prodotti assorbenti per la persona di Treviso, possono essere trasformati in plastica e cellulosa sterilizzate da riutilizzare come materie prime seconde. Con l’estensione del servizio a tutto il territorio comunale vogliamo perseguire l’obiettivo di avviare a riciclo tutto il rifiuto assorbente; questo ci consentirà di recuperare tra i 5 e gli 8 punti percentuali di raccolta differenziata e oltrepassare così la quota del 90%. Questo nuovo servizio ha anche un’altra importante finalità, ovvero semplificare per le famiglie e per tante donne capannoresi la gestione di questi rifiuti, che attualmente sostano diverse settimane nelle nostre case prima di essere conferiti al momento dell’esposizione del sacco grigio dell’indifferenziato sul quale viene calcolata la tariffa puntuale. In questo modo si produce quindi anche un risparmio per i cittadini” 

Vi avevamo già parlato dell’impianto di Treviso che ricicla pannolini e assorbenti permettendo il recupero differenziato di plastiche, cellulosa e polimeri super assorbenti. Un primato mondiale tutto italiano.

Leggi anche: Il primo impianto del mondo che ricicla pannolini e assorbenti: è in Italia e funziona così (VIDEO)

La scelta migliore rimane comunque, a nostro avviso, quella di produrre meno rifiuti possibile e nel caso degli assorbenti questo può essere fatto semplicemente utilizzando assorbenti lavabili o coppetta mestruale.

Ma, considerando che non tutte le donne sono passate ad alternative più sostenibili, ben vengano soluzioni come questa che permette di riciclare i tradizionali assorbenti.

Fonti: Comune di Capannori

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