Sistri: è scontro tra artigiani e Prestigiacomo

Sono le inutili e costose complicazioni burocratiche a frenare l'avvio del Sistri, non l'allergia ai controlli – È la replica di R.ETE. Imprese Italia (associazione che che riunisce Casartigiani Cna, Conartigianato, Confcommercio) disponibile in un comunicato apparso online, sul sito dell'associazione di artigiani.

R.ETE. Imprese Italia, infatti, non è affatto d’accordo su quanto affermato dal Ministro Stefania Prestigiacomo, secondo la quale, tra i motivi che fino a oggi hanno ostacolato il pieno avvio del SISTRI, la nuova procedura telematica di tracciabilità dei rifiuti, ci sarebbe anche una certa “allergia ai controlli” da parte delle imprese italiane. Il nuovo metodo di tracciabilità dei rifiuti, destinato a mandare in soffitta i moduli cartacei e le dichiarazioni annuali dei rifiuti, è stato oggetto di molte critiche, fin dall’inizio e, più volte, l’entrata in vigore dei nuovi sistemi è stata rimandata. La nuova data prevista per l’avvio, speriamo definitivo, è il 9 Febbraio 2012, con l’eccezione delle imprese con meno di dieci dipendenti, che avranno tempo fino a Giugno. È stata la stessa Prestigiacomo, dopo l’inserimento della nuova proroga nella Manovra Economica, a specificare che la data di entrata in vigore del SISTRI non è ulteriormente prorogabile.

Gli artigiani, però, ribadiscono le proprie ragioni, sostenendo di aver più volte manifestato e documentato le proprie critiche al Ministro, chiedendo modifiche al sistema SISTRI, e dichiarano: “ll Ministro Prestigiacomo parla di allergia ai controlli da parte delle imprese. Invece sono ben altri i veri motivi che hanno ostacolato l’attuazione del Sistri: procedure complicate e costose, problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell’installazione delle black box, malfunzionamenti dovuti a difetti strutturali nell’hardware e nel software, continui correttivi legislativi e procedurali.Nessuno mette in dubbio la necessità di combattere le ecomafie. Ma bisogna riuscire a farlo con modalità semplici in capo alle imprese per garantire una gestione efficiente e poco costosa ed efficaci risultati”.

Secondo gli artigiani, quindi, l’ulteriore rinvio dell’entrata in vigore del SISTRI deve essere considerato semplicemente un passaggio obbligato per garantirne la corretta applicazione e, soprattutto, da attribuire ai difetti dello stesso SISTRI piuttosto che alle resistenze di chi deve utilizzarlo per legge.

Quanto al tema dei controlli e della lotta alle ecomafie, poi, bisogna ricordare che il sistema SISTRI è al vaglio della Commissione Ecomafie del Parlamento. La Commissione, che si occupa di illeciti nel campo dello smaltimento e del ciclo dei rifiuti, indagherebbe proprio sui disservizi tecnici e sulle cause che hanno portato ai numerosi rinvii della data di entrata in vigore del nuvo metodo di tracciabilità dei rifiuti, con l’entrata e l’uscita del SISTRI nelle varie versioni della Manovra economica. Andrebbe chiarito, poi, il perché del segreto di stato apposto sull’affidamento dello sviluppo del sistema SISTRI.

Oltre alla Commissione Ecomafie, ci sono poi i PM di Napoli, che intendono far luce sulle proprio sulle procedure di affidamento del SISTRI : infatti non si è svolta una gara di appalto, ma un affidamnto diretto dello sviluppo del sistema SISTRI alle aziende Selex e Viacom, del gruppo Finmeccanica.

Il Ministro Stefania Prestigiacomo, uscendo dalla Commissione Ecomafie, ha dichiarato:”La secretazione della procedura per la predisposizione del sistema è stata decisa dal mio predecessore e a oggi non c’è più motivo che debba rimanere il segreto, che è di tipo amministrativo. Ho chiesto alla presidenza del consiglio di rimuoverlo e credo che a breve sarà disposto in questo senso.”

Non possiamo non auguraci, dunque, che sia fatta chiarezza e che il sistema SISTRI non sia più prorogato ma pienamente operativo da Febbraio 2012.

Alla prossima puntata…

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