Sistri: il flop del click day. Urge ulteriore proroga?

Il Click Day di ieri del SISTRI si è rivelato un flop. Le associazioni chiedono ora al Ministro dell'Ambiente Prestigiacomo di intervenire prima del 1° giugno

Successo o insuccesso, continuare o sospendere il servizio. Questo è il problema espresso da alcune associazioni imprenditoriali e cooperative in merito al SISTRI, il sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti che ieri in occasione del Click day, il giorno della sperimentazione, voluto e promosso dalle associazioni di categoria in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, non ha riscosso il successo sperato.

Confindustria, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane (Confcooperative, Legacoop, Agci) hanno dunque espresso l’opinione che il sistema vada fermato a causa delle gravi carenze mostrate durante la giornata di ieri. Ricordiamo, il SISTRI, salvo proroghe dell’ultim’ora dovrebbe entrare in vigore tra meno di un mese, l’1 giugno.

Tra lamentele e disservizi, il Click Day, si è rivelato un fiasco a detta di molti. Centinaia le proteste e i tentativi non andati in porto, con il timore che presto tale situazione potrebbe diventare reale, rischiando l’allungamento dei tempi di lavoro aziendali, multe salate e pericoli di stop ai mezzi. In sostanza, la paralisi dell’attività.

Tuttavia, il Ministero dell’Ambiente ha assicurato che il Click Day è stato un successo. Stando alla nota sul sito solo il 3% degli utenti ha avuto problemi dei 121.991 accessi al Sistri, avvenuti dalla mezzanotte alle 17 di ieri da parte di 65.985 utenti con 21.762 operazioni di movimentazioni rifiuti effettuate.

Le associazioni imprenditoriali e le cooperative promotrici, hanno espresso la loro viva preoccupazione “per l’esito totalmente negativo del click day sul Sistri“. E tramite un comunicato hanno fatto sapere: “Risulta con evidenza che la grande maggioranza degli operatori ha registrato rilevanti malfunzionamenti e che il sistema informatico predisposto per il servizio ha mostrato gravi carenze“. A questo punto, la patata bollente è passata nelle mani del Ministro Prestigiacomo affinché, secondo le associazioni, decida “con urgenza la sospensione dell’entrata in vigore del Sistri e un ripensamento dell’intero sistema“.

Francesca Mancuso

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