Paderno: esplosione di una fabbrica di rifiuti. Rischio tossicità?

Uno scoppio assordante, avvenuto poco prima delle 15.00, poi una colonna nera di fumo minacciosa ha ostruito l’orizzonte. È quanto successo ieri alla European Ecology International, Eureco, un’azienda di stoccaggio di rifiuti di Paderno Dugnano, un comune in provincia di Milano, dove si è verificato l’ennesimo infortunio sul lavoro e un nuovo grande allarme per l’ambiente.

Uno scoppio assordante, avvenuto poco prima delle 15:00, poi una colonna nera di fumo minacciosa ha ostruito l’orizzonte. È quanto successo ieri alla European Ecology International, Eureco, un’azienda di stoccaggio di rifiuti di Paderno Dugnano, un comune in provincia di Milano, dove si è verificato l’ennesimo infortunio sul lavoro e un nuovo grande allarme per l’ambiente.

Il bilancio è drammatico: sette feriti, di cui due gravi. Poco dopo la tragedia è arrivato sul posto anche il sindaco, Marco Alparone: “Sono arrivato quindici minuti dopo, ho visto i feriti. Sono profondamente preoccupato e il mio unico pensiero adesso va a loro e alle loro famiglie. Sono a disposizione”.

Ma dopo l’esplosione e la preoccupazione per le condizioni di salute dei feriti, spunta un nuovo incubo: le conseguenze sull’ambiente.

L’azienda infatti si occupa della raccolta e dello stoccaggio di rifiuti industriali, anche speciali, e lo scoppio avvenuto all’interno dei padiglioni potrebbe aver sprigionato sostanze tossiche. Le istituzioni cercano intanto di rassicurare:
Non esistono problemi di tossicità, l’incendio è stato domato subito — ha detto Maurizio Pendini, dei vigili del fuoco —. Abbiamo fatto rilievi fotografici e stiamo facendo tutti gli accertamenti dei frammenti rimasti”.

Secondo le prime analisi effettuate dall’Arpa, non ci sarebbero sostanze nocive nell’aria, ma in realtà – per stabilire un dato del genere con certezza – sono necessari ulteriori accertamenti, sia sull’aria che sui terreni circostanti.

È incredibile che oggi in Lombardia possano ancora succedere cose di questo tipo — ha commentato Marco Rondini, segretario provinciale e deputato della Lega Nord, che intende portare in parlamento questo caso. – È essenziale appurare subito le responsabilità e capire se ci siano state o meno delle omissioni da parte di qualcuno nei controlli e nelle procedure deputate a evitare disastri di questa gravità”.

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