La rivoluzione plastic free: addio all’usa e getta, dal Ministero dell’ambiente ai Comuni

Come promesso a giugno da Costa, in occasione della Giornata internazionale dell’ambiente, il Ministero dell'ambiente ha detto addio alla plastica. Mai più bottigliette, bicchieri e altri oggetti usa e getta. Una svolta, quella del plastic free, che però sembra aver "contagiato" anche altre realtà. Da Assisi a Roma, passando per Milano, ecco chi ha abbandonato la plastica o sta per farlo

Come promesso a giugno da Costa, in occasione della Giornata internazionale dell’ambiente, il Ministero dell’ambiente ha detto addio alla plastica. Mai più bottigliette, bicchieri e altri oggetti usa e getta. Una svolta, quella del plastic free, che però sembra aver “contagiato” anche altre realtà. Da Assisi a Roma, passando per Milano, ecco chi ha abbandonato la plastica o sta per farlo.

“Il Ministero dell’Ambiente si è finalmente liberato dalla plastica monouso” ha detto Sergio Costa. “Fin dai primi giorni del mio mandato avevo avviato le azioni necessarie per rendere il Dicastero ‘plastic free’ e sono contento che molte istituzioni e aziende abbiano annunciato già la loro adesione, dalla Camera dei Deputati al Ministero dello Sviluppo Economico, dall’Università di Foggia al Cnr Irsa, ai tanti piccoli Comuni del nostro Paese. Insieme ce la possiamo fare a liberarci dalla plastica monouso, ognuno deve fare la propria parte”.

Cosa cambia al Ministero

In realtà non si è trattato di un cambiamento avvenuto da un giorno all’altro, anche se si è concretizzato il 4 ottobre. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, il dicastero ha introdotto una serie di misure volte ad abolire l’uso della plastica monouso, tra cui:

  • L’eliminazione dai distributori delle bottiglie di plastica e l’installazione degli erogatori di acqua naturale o frizzante, anche refrigerata
  • La distribuzione gratuita ai dipendenti di borracce in alluminio riciclato da parte del Consorzio Cial, per consumare l’acqua alla scrivania
  • La sostituzione dei bicchieri di plastica con quelli di carta nei distributori di bevande calde e delle paline di legno per girare il caffè in alternativa a quelle di plastica
  • La proposta ai dipendenti di percorsi virtuosi per diventare sempre più plastic free
  • L’eliminazione dei prodotti monouso nell’asilo nido del Ministero.
  • L’eliminazione, a partire dal 1° ottobre 2018, dei prodotti confezionati con plastiche monouso dai distributori di bibite e alimenti all’interno del Ministero, tranne casi eccezionali.
infografica minambiente plastic free

Assisi e il Lazio

Il Comune di Assisi ieri ha fatto sapere di aver aderito alla campagna “plastic free”, impegnandosi entro un anno a eliminare l’uso della plastica monouso non solo all’interno dell’Amministrazione ma anche presso gli esercenti e le imprese del territorio.

A luglio, la Regione Lazio ha presentato il piano Lazio Plastic Free, con 5 azioni suddivise in 10 punti per la riduzione, il recupero, il riciclo, la rigenerazione e il riuso della plastic. L’obiettivo è quello di rendere il Lazio la prima regione italiana completamente ‘plastic free'” nel corso dei prossimi anni.

Anche la commissione Cultura alla Camera ha aderito alla campagna ad agosto, diventando la prima a essere sia paper che plastic free. Le bottiglie di plastica sono state sostituite con quelle in vetro.

Milano

La città punta a eliminare la plastica usa e getta non solo dagli uffici dell’amministrazione e delle sue partecipate, ma con un ordine del giorno bipartisan appena depositato, il Consiglio ha chiesto al sindaco e alla giunta che tutta Milano diventi plastic free con un programma che sostituisca l’uso della plastica con alternative biodegradabili.

…e le altre

Lampeduda, Pollica, le Isole Tremiti lo hanno già fatto ma la lista di comuni plastic free si allunga sempre di più. Una settimana fa è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale anche la mozione “Fiumicino Comune Plastic Free”. Stessa cosa è accaduta ad Ancona, a Follonica (Grosseto) e a Pachino (Siracusa), dove il sindaco Roberto Bruno con un’ordinanza ha vietato, dal 1° novembre 2018, l’uso e la commercializzazione di contenitori, di stoviglie monouso e altro materiale non biodegradabile

Il Ministero ha invitato sia le aziende che gli enti della Pubblica amministrazione a diventare plastic free, attivando delle iniziative per riduzione della plastica monouso, dandone poi comunicazione all’indirizzo plasticfree@minambiente.it per vederle inserite sul sito www.minambiente.it.

Dire addio alla plastica è possibile e anche conveniente. Nel nostro piccolo possiamo farlo scegliendo materiali riutilizzabili, acquistando prodotti alla spina, smaltendo correttamente la plastica nella raccolta differenziata, eliminando l’uso di piatti e bicchieri di plastica monouso ed evitando di acquistare alimenti avvolti in imballaggi di plastica.

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Francesca Mancuso

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