Terra dei fuochi: ritardi sul decreto, mentre si continua a morire

La Terra dei fuochi, un problema ambientale e sanitario dimenticato. Il 27 giugno scorso il nuovo decreto doveva essere tra i punti all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri ma così non è stato

La Terra dei fuochi, un problema ambientale e sanitario dimenticato. Il 27 giugno scorso il nuovo decreto doveva essere tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri ma così non è stato.

È questa l’accusa mossa da Stop Biocidio, Rete di Cittadinanza e Comunità, secondo cui il governo sta ignorando il disastro ambientale che ancora flagella la Campania.

Tutti si aspettavano, soprattutto visto il ruolo del Ministro Costa, che finalmente da Roma arrivasse una presa di posizione netta sulla questione. Evidentemente le donne e gli uomini della Campania dovranno aspettare ancora, dal momento che il punto ‘terra dei fuochi’ è misteriosamente scomparso dall’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri” si legge in un comunicato di Stop Biocidio.

Il decreto doveva essere approvato nel Consiglio dei Ministri del 27 giugno scorso ma il governo non ha affrontato il provvedimento preparato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

In effetti, parlare di terra dei fuochi, di risanamento ambientale, di bonifiche, di messa in sicurezza del territorio vorrebbe dire parlare delle responsabilità politiche della devastazione ambientale. E la Lega, che oggi si presenta come il ‘nuovo che avanza’, era in realtà pienamente coinvolta nella perpretazione di questo scempio ordita anche con la complicità dei governi Berlusconi. Lega che oggi ha tutto l’interesse a dare priorità agli interventi legati al Nord, dove raccoglie la maggioranza dei voti, e non aspetta che trovare pretesti assurdi per cancellare dal dibattito il meridione d’Italia ‘colpevole’ di non aver creduto alla propaganda leghista (e che oggi si trova governato da questo partito per uno scellerato accordo di governo)” è l’accusa mossa da Stop Biocidio.

A condividere le stesse preoccupazioni è anche il consigliere regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione Terra dei Fuochi alla Regione, secondo cui

“la mancata approvazione del decreto su Terra dei Fuochi è legato alle resistenze della Lega che vuole utilizzare risorse per il Nord e non vuole intervenire per risolvere definitivamente il dramma che vivono da anni le popolazioni tra Napoli e Caserta” dice. “Senza dimenticare che un intervento radicale nella Terra dei Fuochi farebbe emergere con ancora più evidenza il coinvolgimento di tante imprese del Nord che hanno avvelenato le nostre terre e la nostra acqua. Noi Verdi ribadiamo piena fiducia in Sergio Costa, certi che il ministro continuerà a lottare per arrivare a un decreto legge su Terra dei Fuochi che dia finalmente le risposte attese da anni”.

Il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, ha assicurato però che già da oggi il decreto sulla Terra dei fuochi sarà in pre-consiglio dei ministri. In realtà, il decreto slitta da quasi 2 settimane a causa di lungaggini burocratiche e visto che è necessaria la cessione di due competenze da parte del Ministero dell’Agricoltura a quello dell’Ambiente, quelle sulle bonifiche e quella sull’agroalimentare. Secondo quanto annunciato da Centinaio, però, il ministro Costa avrà la delega sulla Terra dei fuochi.

Dal canto suo, la rete Stop Biocidio è pronta a dare battaglia:

“Continueremo a braccare questo governo senza fare sconti a nessuno in nome di una fantomatica ‘discontinuità’ che è ancora tutta da dimostrare. I comitati campani che si battono per il diritto all’ambiente e alla salute hanno affrontato governi di centrodestra, di centrosinistra, commissari straordinari: alla fine i nomi di chi governa cambiano sempre, ma noi siamo sempre qui. Sempre qui a difendere la nostra terra e pretendere giustizia sociale e ambientale contro ogni speculatore”.

Il Ministro dell’ambiente Costa ha già le idee chiare, spiegando che del decreto farà parte una norma ancora più aggressiva per questi criminali e assicura che si stanno “calibrando i cosiddetti tecnicismi giuridici”. Una volta che il decreto ci sarà si potrà procedere alle bonifiche.

Ancora oggi la Terra dei fuochi avvelena e uccide.

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Francesca Mancuso

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