Coppa del Mondo 2014: a Porto Alegre i rifiuti organici diventano biometano

Quanti rifiuti verranno prodotti in occasione dei Mondiali del Brasile? Tanti, troppi. Ma quelli organici saranno utilizzati per produrre biometano. Non in tutto il paese, purtroppo, ma a Porto Alegre, una delle città che ha attivato le misure più attente alla sostenibilità

Quanti rifiuti verranno prodotti in occasione dei Mondiali del Brasile? Tanti, troppi. Ma quelli organici saranno utilizzati per produrre biometano. Non in tutto il paese, purtroppo, ma a Porto Alegre, una delle città che ha attivato le misure più attente alla sostenibilità.

Tra esse, il recupero dell’organico raccolto durante le competizioni calcistiche, tra Camp Farrukhabad e il Fifa Fan Fest. I rifiuti passeranno attraverso un processo di trasformazione fino a diventare il carburante dei veicoli che li hanno raccolti durante i Mondiali.

Anche se quando si parla di sostenibilità e di etica, la Fifa World Cup di certo non è da esempio, sono arrivate dal Brasile alcune buone notizie. Il carburante, che prende il nome da GNVerde, è un gas generato dai rifiuti organici e ha proprietà chimiche simili a quelle del al gas naturale. Il prodotto è frutto del lavoro della compagnia di gas di stato, la Sulgás, che punta a contribuire alla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti.

Secondo il CEO di Sulgás, Roberto Tejadas, il progetto permetterà di raggiungere risultati significativi per l’ambiente con nuovi programmi di riciclaggio. “Possiamo dire che questo progetto è il culmine della sostenibilità, completando il circolo del riciclo, con un veicolo che è alimentato dall’energia generata da quello che trasporta” ha detto Tejadas.

L’iniziativa è stata avviata da Sulgás in collaborazione con il Dipartimento Municipale di Igiene Urbana (DMLU) e Iveco. I rifiuti organici generati durante la Coppa del Mondo saranno raccolti e separati da DMLU e trattati nell’impianto di Montenegro (RS). Il camion che li utilizzerà come carburante è prodotto da Iveco.

Secondo il direttore generale di DMLU, André Carus, l’iniziativa dimostra l’importanza della separazione dei rifiuti alla fonte: “Siamo riusciti a trasformare e riutilizzare praticamente tutti i rifiuti prodotti, sia nella lavorazione che nella trasformazione di organico in un combustibile pulito”, ha spiegato. “Questa partnership ha permesso un’azione mitigatoria, volta a ridurre l’impatto della manifestazione in città”.

Non si tratta però dell’unica buona notizia arrivata dal Brasile. Nei giorni scorsi, infatti, i tifosi giapponesi e quelli tedeschi hanno improvvisato raccolte di rifiuti sia allo stadio, dopo la partita, che in spiaggia.

A dimostrare che anche dalle grandi manifestazioni è possibile tirar fuori qualcosa di buono.

Francesca Mancuso

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