Una lettera da Madre Natura

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una lettera scritta da una nostra lettrice, una giovane ragazza che, come tutti noi, tiene molto alla salute dell ambiente. E' una lettera che si rivolge direttamente a noi e a parlare in prima persona è proprio lei, Madre Natura.

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo una lettera scritta da una nostra lettrice, una giovane ragazza che, come tutti noi, tiene molto alla salute dell’ambiente. È una lettera che si rivolge direttamente a noi e a parlare in prima persona è proprio lei, Madre Natura.

Cari umani,

Ciao a tutti mi chiamo Natura, per gli amici però Serenità, anche se inizio a pensare di non aver più molti amici che mi vogliano bene. Sapete, vi scrivo perché sono proprio arrabbiata con voi umani!

Per cui aprite bene le orecchie e ascoltatemi un po’: fino a sessant’anni fa, mi definivo ancora una fanciulla in piena tempesta ormonale! Facevo nascere fiori, alberi, boschi foreste, giungle, deserti vari tipi di paesaggi in ogni parte del mondo. Mi definisco l’ anima del mondo. Oggi però mi sento molto stanca molto debole, io ho sempre saputo che quando qualcuno si sentiva ammalato gli amici gli stanno vicini, dico giusto? E perché voi non mi state aiutando? Vi consideravo i miei dottori, che con cura ogni giorno mi aiutate a crescere, piantando alberi, abbellendo i giardini nelle vostre case, anche se inizio a credere che lo fate non per me, ma per voi ,perché siete egoisti, volete apparire e quindi anche stupidi, non capite che senza di me sarete sempre più stressati, io sono la vostra mamma che vi da calore nelle estati, che vuol vedere i propri figli giocare, ridere, sereni, tranquilli.

Ma poi, ogni volta, vedo che non ho raggiunto l’obbiettivo, vi riempio i mari di pesci colorati, di coralli preziosi, ma anche li riuscite a vedere solo che un guadagno e allora inizio a piangere e vi porto la pioggia, perdo le forze ed ecco che allora le foglie cadono perché non ho energie per attaccarle agli alberi, il mio cuore si gela per il dispiacere di voi umani che, stupidi, vi togliete tutta questa meraviglia e priva di potere per scaldarvi per far stare i paesaggi verdi e colorati arriva l’ inverno.

Siete i miei batteri quindi? Perché mi rovinate così? Ho sbagliato in qualcosa? Non vi piace il polmone verde? Non vi piace il Gran Kenia? Le casacate,? i ruscelli?, gli animali? Li ho fatti per voi sapete! Per vedervi felici, per vedere i vostri bambini con le mie figlie margherite, con i miei figli prati, i miei fratelli animali, i miei amici alberi. È dalla prima guerra mondiale che ho iniziato ad osservarvi, e ho iniziato a perdere quella stima che avevo di voi “l’ animale dotato di ragione” così almeno sin dai tempi antichi è stato detto.

Avete idea di quanta energia ho sprecato per riparare a tutte quelle navi affondate in mezzo a un mare così bello? È stato un lavoro di decenni l’unica cosa che ho potuto fare è stato trasformarle in scogli e sopra a quelle tonnellate di lamiera ho chiesto alle mie amiche alghe se potevano crescerci sopra, ho chiesto a diversi pesci, crostacei, molluschi, se potevano vivere, prendendoli anche in giro! Dicendo loro che era un bel posto! Vi rendete conto che per riparare al vostro danno ho dovuto dire una bugia alla mia famiglia? E loro, hanno reso una nave, uno scoglio meraviglioso!

E tutti quei rifiuti in montagna? Si è bello andare a funghi, a castagne, fare i pic nic in mezzo ai prati che io, ripeto che io vi ho creato. E allora perché buttate le lattine, le bottiglie le spazzature sulla mia pelle? Mi definite spazzatura? E io, sempre silenziosamente chiedo a un arbusto se puo nascere dentro quella lattina, ed un altro magari sopra di essa , ancora una volta riparando ai vostri errori.

Oggi però, inizio a non farcela più, ma voi capite che mi considerate nulla e invece sono tutto: sono poesia, se guardate la luna; son serenità se guardate il mare; sono amore se guardate un tramonto; sono ira se guardate un tempesta; sono paura se guardate i disbocamenti, i rifiuti.

Iniziamo a collaborare. Lavoriamo assieme, ascoltate quello che dico, non limitatevi a sentire, non prendete queste mie parole come metafore, come messaggi, centrate il bersaglio capite dove voglio arrivare, sappiate che se muoio io, morite anche voi. Nessuno di voi secondo me sa più distinguere, ma che dico, riconoscere, l’odore d’aria fresca di montagna, di mare.

Ragazzi miei, voi siete convinti di vivere la vita, in realtà vivete nelle vostre ombre, lasciandovi passare le cose più belle, forse non le vedete perché sono piccole, siete sempre alla ricerca del grande, perdendovi il semplice. Ora vi faccio una domanda, da quanto tempo non alzate gli occhi, respirate l’aria del cielo e guardate le stelle? Siate sinceri.. se non lo fate da tanto vuol dire che mi state dimenticando, che mi trascurate, perché non avete tempo.

E questa cosa mi fa ridere, mio cugino, il tempo, non vi stima molto, ride di voi, un giorno mi ha detto “ma ti rendi conto io sono infinito, dò a tutti 24 ore in un giorno e ancora mi dicono che non hanno tempo!” ma per forza! Ponete la maggior parte del tempo in sciocchezze, davanti ad arnesi che vi siete costruiti voi, come gli chiamate… computer, telefoni.. ahah che ingenui!

Bè cari umani, vi prego aiutatemi: molti miei fratelli animali rischiano di sparire per i vostri errori. Solo questo posso dire: basta parlare, agite per salvare me, perché salvando me, salvate voi.

Ciao amici, dalla Natura

Giorgia Speciale

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