Le misteriose sequoie albine che sopravvivono senza clorofilla aiutando gli alberi vicini

Secondo legge di natura, le sequoie albine non potrebbero esistere per mancanza di clorofilla, il pigmento verde che permette alle piante di sopravvivere grazie alla magia della fotosintesi clorofilliana.

Secondo legge di natura, le sequoie albine non potrebbero esistere per mancanza di clorofilla, il pigmento verde che permette alle piante di sopravvivere grazie alla magia della fotosintesi clorofilliana.

Eppure in California, le sequoie albine, ribattezzate come sequoie fantasma per la loro caratteristica di mimetizzarsi con l’ambiente circostante, esistono e vari ricercatori da tempo li studiano. Adesso il biologo Zane Moore dell’University of California sembra aver trovato una spiegazione possibile della lor sopravvivenza.

In generale, in ambito scientifico, le sequoie vengono considerati alberi “complicati”, sono tra i più alti della terra e vantano una longevità di oltre 2500 anni, hanno sei cromosomi invece di due e nessuno fino ad adesso, è riuscito a studiarne esattamente il genoma.

alberi albini1Foto: Kevin Bertolero / Flickr / CC BY 2.0

C’è da dire poi che le loro radici comunicano e che durante i periodi di magra, riescono a condividere l’uno con l’altro, le sostanze nutritive di cui hanno bisogno. Ma in realtà poi in estate ognuno continua a vivere in solitaria, quindi com’è possibile che le sequoie albine non muoiano?

Secondo Moore questi alberi sono più intelligenti di quanto si possa pensare.

“Abbiamo scoperto che a questi alberi piace crescere dove le condizioni del terreno sono meno sane e ipotizziamo che siano proprio queste caratteristiche a farli prosperare. Analizzando le loro foglie bianche abbiamo visto che sono un cocktail mortale di cadmio, rame e nichel”, dice Moore.

albino redwood
Foto: Redwood Costa / Flickr / CC BY 2.0

In pratica gli aghi bianchi contenevano il doppio dei metalli.

“Sembra che gli alberi albini riescano a succhiare questi metalli pesanti fuori dal terreno. In pratica si avvelenano e sopravvivono”.

Sulla base di questa ipotesi, Moore teorizza che il colore degli alberi non sia dovuto ai parassiti, ma piuttosto al fatto che essi fungano da serbatoio inglobando tutte le sostanze nocive anche degli alberi vicini in cambio dello zucchero per sopravvivere.

Se la teoria venisse confermata, gli alberi albini potrebbero essere piantati in zone inquinate per contribuire alla sopravvivenza di altre specie.

Dominella Trunfio

Foto: CC BY 2.0 Cole Shatto / Redwood Coast

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