Sequenziato il genoma del limone siciliano “Femminello” dall’Università di Catania

I ricercatori dell’università di Catania hanno sequenziato il genoma del limone “Femminello”: un risultato dalle ricadute anche pratiche

La Sicilia è nota in tutto il mondo per i suoi meravigliosi e profumatissimi agrumi: ne esistono numerose specie e varietà, alcune delle quali endemiche del territorio dell’isola – come il limone Femminello siracusano, il cui genoma è stato appena sequenziato dai ricercatori dell’Università di Catania, in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach (che si è già occupata, nel passato, del sequenziamento genomico di numerose specie di frutti – come melo, fragola, vite, pero, noce – ma anche di piante come Drosophila suzukii, Plasmopara viticola e abete bianco).

Da oggi, quindi, il codice genetico del limone, varietà “Femminello Siracusano”, è disponibile alla comunità scientifica internazionale. La conoscenza dell’esatta posizione e della funzione dei geni (circa 35mila) fornirà, ai ricercatori di tutto il mondo, utili informazioni per lo studio di caratteri di interesse agronomico, ma avrà ricadute pratiche sul settore produttivo limonicolo: conoscere il genoma completo della pianta potrà accelerare sensibilmente i processi di selezione di varietà di limoni naturalmente più resistenti alle malattie (come il malsecco, un fungo che attacca la pianta e ne provoca l’avvizzimento e la morte) e ai cambiamenti climatici, che abbiano un’elevata rifioritura ed un elevato valore salutistico.

I risultati di questo studio vanno ad aggiungersi ai genomi del genere Citrus già sequenziati, come arancio dolce, clementine, cedro, pomelo (detto anche pummelo, rappresenta il più antico agrume coltivato dall’uomo), e con questi può fornire informazioni importanti sulla storia evolutiva degli agrumi (non solo in Sicilia): per esempio, grazie al sequenziamento genomico è stata confermata l’origine ibrida del limone, frutto dell’incrocio fra cedro e arancio amaro.

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Fonte: Tree Genetics & Genomes

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