I cittadini si mettono davanti alle ruspe per fermarle e salvare gli alberi al lago ex Snia di Roma

Nell'area del Monumento Naturale del Lago Ex Snia è in corso un'operazione di abbattimento di alberi e cespugli, ma i cittadini non ci stanno e si mobilitano per fermare le ruspe e proteggere la biodiversità di quell'area.

Nell’area a ridosso del Lago Bullicante Ex Snia di Roma, dichiarato recentemente Monumento Naturale, sono arrivate le ruspe, mettendo a rischio un ecosistema ricchissimo e unico. Da metà marzo è infatti in corso un’operazione di abbattimento di alberi e cespugli nell’area privata a due passi dalla piccola oasi incontaminata che sorge al Pigneto-Prenestino, che da anni i residenti della zona cercano di difendere da interventi scriteriati e dalle mani degli affaristi.

Ma quello che sta accadendo in queste ultime settimane ha messo in allerta i cittadini e gli attivisti che hanno organizzato un blitz per fermare le ruspe e hanno lanciato un appello alle forze dell’ordine per porre fine alla distruzione della straordinaria vegetazione dell’area. Proprio in queste ore sta proseguendo la mobilitazione cittadina nell’area. 

“Ormai da settimane denunciamo che l’ecosistema cresciuto a ridosso del Monumento Naturale sta subendo danni di carattere irreparabile. Le ruspe del costruttore Pulcini hanno sradicato gran parte della vegetazione presente nell’ex area industriale e distrutto habitat protetti, luogo di nidificazione e rifugio per diverse specie di fauna selvatica tutelata” – scrivono gli attivisti e cittadini sul gruppo Facebook dedicato all’Ex Snia – In questi giorni abbiamo documentato l’abbattimento di decine di alberi, e la distruzioni di nidi di varie specie, ma nessun organo istituzionale e le autorità competenti sono state in grado di fermare le operazioni di disboscamento in una zona di pregio ambientale, malgrado l’area è sotto vincolo paesaggistico, nonostante ci si trova dentro il periodo di riproduzione nel quale sono vietate potature e sfalci. Oggi non abbiamo voluto più aspettare. Le ruspe devono essere fermate, lo abbiamo fatto noi.”

@Lago Bullicante Ex Snia/Facebook

Leggi anche: Il lago nel cuore di Roma simbolo della natura che vince sul cemento

A rischio un ecosistema ricchissimo 

Quella del Lago Bullicante è considerata un’area di grande valenza naturalistica che ospita decine di specie vegetali tra cui la cannuccia palustre (Phragmites australis), il salice bianco (Salix alba), il pioppo bianco (Popolus alba), il pioppo nero (Popolus nigra). Il monumento naturale dell’Ex Snia vanta anche una fauna ricchissima che include poiane, germani reali, gallinelle d’acqua e persino volpi. E ormai da anni la comunità del quartiere Pigneto-Prenestino lotta per tutelare quell’area incontaminata.

lago exsnia

@Lago Bullicante ExSnia/facebook

“Il nostro obiettivo è stato quello di difendere la biodiversità intorno al Lago Bullicante con gli stessi mezzi che in trent’anni di lotta hanno permesso a questo ecosistema di svilupparsi ed essere riconosciuto Monumento Naturale, per essere vissuto e aperto a tutta la città” – scrivono su Facebook i cittadini  della zona – Un patrimonio ambientale in fase di sviluppo che va salvaguardato, anche come soluzione concreta in questa città per contrastare i cambiamenti climatici in atto, un bene necessario alla salute e al benessere della collettività. Dopo l’azione di interposizione i motori si sono spenti, sono intervenuti i CC, i Guardiaparco, il Commissariato e il Comando dei Vigili, dichiarando ognuno di non essere in grado di intervenire nonostante è emerso chiaramente che non c’è nessuna autorizzazione per le operazioni sul verde. Per sbloccare lo stallo abbiamo ottenuto l’impegno da parte dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma a presentare un esposto, oltre a quello che presenterà il Forum, con richiesta di sequestro.

Salviamo il Lago ex Snia dalle ruspe!

Su ciò che sta avvenendo nell’area a ridosso del Lago Bullicante è intervenuta anche la consigliera regionale del Lazio, Marta Bonafoni, spiegando che da una prima verifica non ci sarebbero le autorizzazioni per procedere alla distruzione della vegetazione in quell’area. 

“Mentre il costruttore proprietario dell’area dell’ex fabbrica se ne frega della tutela a cui è stato sottoposto quel luogo, procedendo con una “potatura” di alberi palesemente a sfregio dell’equilibrio naturalistico presente anche a ridosso dei ruderi, dal consiglio regionale in questi giorni sono arrivati altri due atti che hanno l’obiettivo di mettere in sicurezza (dalla speculazione) il lago che combatte. – fa sapere Bonafoni attraverso un post su Facebook – Nel Piano territoriale e paesistico – il PTPR – appena approvato abbiamo infatti inserito il neo Monumento naturale Lago ex Snia, un fatto fondamentale che rafforza le disposizioni di tutela per questo straordinario miracolo di biodiversità che resiste in uno dei tessuti urbanizzati di maggior densità della Capitale. Mi chiedo come, in un’area che abbiamo scelto di tutelare un proprietario sprezzante possa decidere in autonomia di abbattere alberi e parte della vegetazione.”

Anche l’assessore all’Urbanistica Luca Monturori ha preso posizione contro l’arrivo delle ruspe al Lago Ex Snia, annunciando la mobilitazione da parte delle istituzioni:

“Con il Municipio, insieme alla Soprintendenza di Stato e alla Polizia locale, ci siamo attivati e questa mattina ha avuto luogo un sopralluogo congiunto per verificare cosa stia accadendo in un’area, ricordiamo, sottoposta a vincolo. Questo vuol dire che non si possono attuare interventi di taglio della vegetazione senza autorizzazioni e supervisione della Soprintendenza. Oggi la proprietà, pur convocata, non ha voluto permettere l’accesso all’area. Ma non demordiamo, richiederemo il permesso nelle sedi opportune segnalando ancora una volta il rischio che si stiano commettendo degli abusi e ribadendo che tutte le attività devono essere verificate e controllate.”

Intanto, i cittadini e gli attivisti che da anni sono impegnati in una serie di iniziative di tutela del Lago Bullicante hanno deciso di organizzare una manifestazione a difesa dell’ecosistema di quella piccola oasi nata tra i palazzi di Roma: 

“Questo è il momento dove la coscienza ecologica diventa azione diretta. Ancora una volta il lago, con le specie che lo popolano, ha bisogno di una forza sociale che lo difenda. Per questo facciamo appello all’intera città di rispondere al danno ambientale con una mobilitazione cittadina, il 1° maggio dalle ore 15. Ci ritroveremo al Lago Bullicante per un pomeriggio di lotta in difesa del suo ecosistema e contro le ruspe di chi lo sta distruggendo per i propri interessi speculativi. Dobbiamo essere in tanti e tante, sapendo che entriamo in un luogo dove la natura si sta riprendendo il suo spazio e ci sono molte specie in riproduzione. Comprenderlo e rispettarlo fa parte della battaglia per difenderlo.”

 
Leggi anche:
 
Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook