Pinguini imperatore: il censimento arriva dallo spazio

I pinguini dell'Antartide sono il doppio rispetto alle stime precedenti. Lo rivelano le immagini satellitari

I pinguini imperatore che vivono in Antartide sono il doppio di quanto stimato finora. La settimana comincia con una buona, anzi un’ottima notizia. Grazie alle osservazioni satellitari, è stato infatti realizzato il primo censimento spaziale della specie, ad opera di un team internazionale di ricercatori coordinati dalla British Antarctic Survey.

Volete sapere quanti sono i pinguini che gironzolano felici tra i ghiacci dell’Antartide? Ben 595 mila esemplari, secondo gli esperti. Utilizzando una tecnica nota come pan-sharpening per aumentare la risoluzione delle immagini satellitari, le squadre di scienziati sono stati in grado di distinguere tra uccelli, ghiaccio ed ombre, ed il guano.

L’autore e geografo Peter Fretwell della British Antarctic Survey (BAS), ha spiegato: “Siamo felici di essere in grado di localizzare ed identificare un numero così elevato di pinguini imperatore. Abbiamo contato 595.000 uccelli, una cifra che è quasi il doppio rispetto alle stime precedenti pari a 270.000-350.000 uccelli. Questo è il primo censimento completo di una specie effettuato dallo spazio“.

I pinguini, come sappiamo, nidificano in zone molto difficili da studiare perché altrettanto complesse da raggiungere. Si tratta di aree del tutto inaccessibili all’uomo, con temperature che scendono fino a -50° C. Grazie alle immagini ad alta risoluzione (VHR) fornite dai satelliti, i ricercatori hanno dunque calcolato che i pinguini imperatore delle 44 colonie presenti lungo le coste dell’Antartide sono quasi 600mila.

Sul ghiaccio, i pinguini imperatore con il loro piumaggio bianco e nero si stagliano sulla neve, e le colonie sono anche per questo chiaramente visibili dalle immagini satellitari. Ciò ha permesso al team di analizzare le 44 colonie trovandone 7 del tutto sconosciute.

I metodi che abbiamo usato costituiscono un enorme passo avanti nello studio dell’ecologia Antartica perché ci permettono di condurre una ricerca in modo sicuro ed efficiente a basso impatto ambientale, e di determinare le stime di un’intera popolazione di pinguini”, ha detto il co-autore Michelle LaRue dell’Università del Minnesota.

Il biologo Phil Trathan, altro co-autore della ricerca, ha aggiunto: “La ricerca attuale suggerisce che le colonie di pinguini imperatore saranno gravemente colpite dal cambiamento climatico. Un accurato censimento su scala continentale che può essere facilmente ripetuto su base regolare ci aiuterà a monitorare più accuratamente gli impatti dei cambiamenti futuri su questa specie iconica“.

Gli scienziati sono preoccupati che in alcune regioni dell’Antartide, il riscaldamento della parte anteriore abbia come conseguenza la perdita di ghiaccio marino, l’habitat dei pinguini imperatore, e ciò potrebbe rendere le colonie settentrionali più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Ulteriormente.

Spiega Trathan: “Sebbene la ricerca attuale ci porta ad aspettarci cali importanti nel numero di pinguini imperatore nel corso del secolo successivo, gli effetti del riscaldamento intorno all’Antartide sono regionali e irregolari. In futuro ci aspettiamo che le colonie più meridionali dovrebbero resistere, rendendo questi siti importanti per la ricerca e la salvaguardia.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plos One.

Francesca Mancuso

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