I gatti selvatici scozzesi verranno reintrodotti nelle Highlands per evitare l’estinzione

Per la prima volta in 150 anni, una nuova popolazione di gatti selvatici dovrebbe ripopolare la regione montuosa delle Highlands.

Il gatto selvatico scozzese verrà reintrodotto nella regione montuosa delle Highlands dal 2022, dopo che le specie native erano state dichiarate “funzionalmente estinte”. Per la prima volta in 150 anni, una nuova popolazione di gatti selvatici deriverà da animali allevati in cattività da esemplari scozzesi e gatti di razza pura provenienti dal continente.

L’iconico gatto selvatico scozzese, l’unico felino nativo del Regno Unito, è presente dall’ultima era glaciale. Una volta la specie era ampiamente diffusa in Inghilterra e nel Galles ma, a causa della perdita di habitat, della caccia e dell’incrocio con gatti domestici, non è visto in natura da più di un secolo.

Una piccola popolazione di poche decine rimane in Scozia, ma l’animale resta a rischio di estinzione. È da questo presupposto che si è dato inizio a un programma di allevamento nella contea di Devon, grazie a Derek Gow, agricoltore esperto di reintroduzione dei mammiferi che ha costruito un complesso di allevamento di gatti selvatici nella sua fattoria.

Derek ora ha quattro cuccioli in totale, 3 maschi e 1 femmina, ma il suo obiettivo è quello di avere una popolazione abbastanza grande da allevare 150 gattini selvatici ogni anno.

I gatti qui saranno allevati grazie all’aiuto di un nuovo centro specializzato nelle Highlands, istituito nell’ambito del progetto di recupero di Saving Wildcats, un’iniziativa che ha ottenuto il via libera grazie a una sovvenzione dell’Unione Europea, con la consegna prevista per i primi gatti nel 2022.

Utilizzando i gatti selvatici della popolazione in cattività esistente e i gatti dall’Europa per potenziare il patrimonio genetico, l’obiettivo del centro di reintroduzione sarà in pratica quello di fornire una fonte sostenibile di gatti selvatici per gli anni a venire.

I gatti selvatici sono sull’orlo dell’estinzione in Scozia, ma non è troppo tardi”, dice Helen Senn, responsabile dei programmi di conservazione e scienza della Royal Zoological Society of Scotland (RZSS), che gestisce il parco faunistico.

Per ora si spera di lavorare abbastanza da portare altri gatti entro i prossimi mesi per poi liberarli nel giro di tre anni.

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Germana Carillo

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