Difesa della natura contro il dissesto idrogeologico. La Prestigiacomo premia gli Ambasciatori della Biodiversità

Si è conclusa ieri con l'intervento del Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo la Conferenza Nazionale per la Biodiversità voluta proprio dal ministero in occasione dell'Anno della biodiversità e della Giornata Internazionale ad essa dedicata.

Si è conclusa ieri con l’intervento del Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo la Conferenza Nazionale per la Biodiversità voluta proprio dal ministero in occasione dell’Anno della biodiversità e della Giornata Internazionale ad essa dedicata.

Una tre giorni di confronti tra istituzioni, associazionismo e mondo scientifico finalizzato a raggiungere una legge quadro nazionale in grado di “preservare quell’equilibrio di risorse, flora, fauna, foreste e deserti, oceani e ghiacciai, pianure, montagne, fiumi, laghi, paludi all’interno del quale ha potuto svilupparsi la nostra civiltà”. Perché come ci ha tenuto a sottolineare il Ministro: “Difendere la biodiversità significa in primo luogo difendere l’uomo”.

La perdita di biodiversità infatti, si traduce inevitabilmente anche in dissesto idrogeologico: “Le frane causate dall’uomo, laddove ha modificato indiscriminatamente l’equilibrio del territorio ci hanno fatto pagare un tributo pesante di vite umane e ci dicono che stravolgere gli assetti naturali può essere micidiale anche per l’uomo”. Prevenire è sempre meglio che curare ed è per questo che una seria prevenzione che in Italia è mancata, costa molto meno degli interventi dopo i disastri: “Un bosco, per citare il più comune degli esempi, è un autentico serbatoio d’acqua perché agisce da spugna, trattiene la pioggia e la rilascia lentamente secondo i ritmi naturali. Tagliare i boschi dissennatamente comporta una perdita secca economica oltre che un danno all’ambiente”.

Per questo bisogna impegnarsi attivamente nella difesa della biodiversità che rappresenta una sfida globale, in cui l’Italia, scrigno di un patrimonio inestimabile di aree verdi, habitat naturali, specie animali e vegetali, gioca un suo ruolo determinante anche a livello internazionale.

Con questo fine è stata, dunque, messa a punto la Strategia Nazionale per la Biodiversità, un “librone di 101 pagine” che raccoglie obiettivi, aree di lavoro e progetti che da qui alla fine del 2010 pervaderanno tutti i settori della società: “accogliendo il contributo di tutti e del wwf in particolare credo sia venuto il momento di elaborare una legge quadro che partendo proprio dalla tutela generale della biodiversità ridefinisca anche il sistema delle aree protette” spiega convinta la Prestigiacomo che ci tiene però a precisare come “una legge, anche la migliore delle leggi, non sarà, da sola, esaustiva della nostra sfida per l’ambiente”.

Perché la battaglia si gioca soprattutto sul piano culturale: è necessario far diventare “la tutela della biodiversità un valore comune, un impegno sociale diffuso, un dovere etico”. Di fondamentale importanza quindi, il ruolo giocato dalla scuola, dalla cultura e dalla ricerca. Per questo il ministro ha accolto, facendosene portavoce con la “collega Gelmini” la richiesta del rettore Frati di istituire 100 dottorati dedicati proprio alla Biodiversità.

Ma determinanti saranno anche il ruolo della comunicazione e dell’informazione: “Abbiamo bisogno di comunicare in maniera più forte ed incisiva l’esigenza di tutela della biodiversità oggi, “arruoleremo” in questa sfida prestigiosi campioni della tutela dell’ambiente premiandoli con il riconoscimento “Comunicare la Biodiversità, conclude la Prestigiacomo.

Ecco, di seguito gli “Ambasciatori della Biodiversità” premiati dal Ministero dell’Ambiente che ha anche conferito a Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF, definito “paladino della natura” un “premio alla carriera”:

  • Sezione “Montagna”: Reihnold Messner, alpinista ed esploratore;
  • Sezione “Mare”: Folco Quilici, giornalista e documentarista
  • Sezione “Animali”: Licia Colò, giornalista e conduttrice televisiva
  • Sezione “Natura”: Massimiliano Ossini, conduttore televisivo
  • Sezione “Media”: Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice televisiva
  • Sezione “Territorio”: l’Agesci, in particolare il capo guida Teresa Spagnoletti e il capo scout Eugenio Garavini
  • Sezione “Ricerca”: il progetto Europeo “Taldice” nella persona del coordinatore Massimo Frezzotti

Simona Falasca

 

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