Carnevale 2011: Greenpeace sfila a Viareggio in difesa del Santuario dei Cetacei

Quest'anno tra i festosi e colorati carri del Carnevale di Viareggio ce n'è uno molto particolare. E' il carro di Greenpeace che ieri ha sfilato nella cittadina toscana per denunciare i rischi che corre il tratto di mare che si affaccia proprio di fronte a Viareggio, ovvero il cosiddetto Santuario dei Cetacei.

Quest’anno tra i festosi e colorati carri del Carnevale 2011 di Viareggio ce n’è uno molto particolare. È il carro di Greenpeace che ieri ha sfilato nella cittadina toscana per denunciare i rischi che corre il tratto di mare che si affaccia proprio di fronte a Viareggio, ovvero il cosiddetto Santuario dei Cetacei.

Serve un Santuario, non un cimitero”. Così recita lo speciale carro, realizzato dal costruttore Carlo Lombardi, che simboleggia proprio come l’uomo stia distruggendo i nostri mari inquinandoli, pescandovi selvaggiamente – se non illegalmente – e costruendo trivelle petrolifere offshore. E se la natura si ribellasse a tutto ciò? È questo il senso del grande squalo che spunta tra le acque del carro allegorico dietro il quale gli attivisti di Greenpeace, i guerrieri dell’arcobaleno, chiedono di salvare le balene del Santuario dei Cetacei, l’area marina protetta che dalla Toscana si estende fino al nord della Sardegna, la Costa Azzurra e la Liguria.

«Da anni denunciamo il crescente degrado dell’area – afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace – ma, invece di diminuire, le minacce aumentano. Ultimo, il folle progetto del rigassificatore offshore che verrà costruito proprio davanti a queste coste.
Invece di proteggere balene e delfini come promesso, le istituzioni stanno trasformando il Santuario in un cimitero
».

Basti pensare al rigassificatore rigassificatore offshore della OLT che sta per essere costruito al largo della costa tra Pisa e Livorno senza che ci sia stata un’effettiva valutazione dell’impatto che cloro e rumore prodotti dall’impianto causerebbero a questo delicato ‘ecosistema marino.

A chiedere di “Salvare il Santuario dei Cetacei” anche un’enorme balena gonfiabile di ben 15 metri posizionata lungo il percorso.

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