Sarpa Salpa: il pesce allucinogeno che provoca effetti simili a quell’LSD

Non mangiare mai la testa del pesce Sarpa Salpa! Potresti ritrovarti per 3 giorni sotto effetto di allucinazioni, come se avessi assunto l'LSD

Alcune specie di pesce danno allucinazioni, con effetti simili alla potente LSD. Gli scienziati stanno studiando il fenomeno mentre gli episodi si ripetono. Le conseguenze sono chiare e note fin dall’antichità, ma le sostanze velenose ancora non sono state individuate con certezza. Ma quali sono questi pesci? Dove si trovano?

Un piccolo e apparentemente innocuo pesce a strisce dorate che vive in tutto il Mediterraneo e nella costa orientale dell’Africa (ma avvistato anche a nord fino alle coste bretoni) e che nuota vicino alla superficie così come ad una profondità di 70 m, contiene nella testa diverse sostanze psicotrope.

Chiamato in diversi modi, (Sarpa Salpa o Salema, ma anche Pesce dei sogni), ha una storia millenaria: persino gli antichi romani, infatti, lo usavano come droga ricreativa durante le cerimonie. Eppure scientificamente si sa ancora molto poco. Va detto, comunque che è la testa, in particolare, a provocare questi effetti, mentre mangiare il resto del corpo non avrebbe alcuna controindicazione.

Non è di certo l’unico pesce allucinogeno: nel 2017 un gruppo di ricerca indiano ha cercato di fare il “punto della situazione” sulle specie ittiche psicotrope, segnalando come nelle acque tropicali queste siano diverse e piuttosto comuni.

Molti pesci, comunque, non sono allucinogeni di per sé, ma lo diventano per l’uomo perché si cibano di alghe con queste proprietà ed è quello che accade soprattutto nelle specie tropicali. Ma anche sul Sarpa Salpa il dubbio resta. È possibile infatti che il pesce mangi Posidonia Oceanica, e che sia questa a fornirgli proprietà psicotrope.

L’articolo riporta, infatti, come esempio il caso di un quarantenne che ha consumato il pesce mentre era in vacanza.

“Con effetti collaterali come visione offuscata, deficit muscolare e conati di vomito duraturi e continuati per tutto il giorno seguente, ha interrotto la sua escursione e si è precipitato in macchina, ma a metà viaggio ha dovuto smettere perché vedeva creature strane intorno a lui”

Ma i medici non erano sicuri di cosa fare del suo caso, dal momento che non mostrava sintomi evidenti a parte le allucinazioni. L’esame obiettivo non ha presentato anomalie evidenti: nessuna linea di febbre, nessuna indicazione di problemi neurologici permanenti o deficit sensorio-motorio. L’uomo chelo stava mangiando in costa azzurra è stato ricoverato in una clinica, dove si è ripreso dopo 36 ore. E tra l’altro poi non riusciva a ricordare una sola cosa di questa esperienza.

Meccanismo scientifico a parte, è bene tenersi alla larga da questo pesce, che naviga anche vicino a noi. Potrebbe trovarsi ovunque, quindi meglio un controllo prima di ingerire o comunque evitare di mangiare in particolar modo la testa, dove si concentrerebbero le sostanze psicotrope. A meno che non si cerchino “giornate da sballo”.

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