Quinto conto energia: gli errori da non fare per l’iscrizione al registro

Il Gestore dei servizi energetici ha fornito nuovi chiarimenti sulla procedura di iscrizione al registro degli impianti, in particolare riguardo agli edifici pubblici

Quinto conto energia. Il Gestore dei servizi energetici ha fornito nuovi chiarimenti sulla procedura di iscrizione al registro degli impianti, in particolare riguardo agli edifici pubblici. Secondo il Gse infatti non sono soggetti all’obbligo di iscrizione al Registro e accedono direttamente alle tariffe incentivanti gli impianti realizzati su edifici pubblici e su aree delle amministrazioni pubbliche, ma che abbiano alcuni requisiti.

In primo luogo, l’edificio o l’area ove sorgono gli impianti devono essere di proprietà delle pubbliche amministrazioni già alla data di entrata in esercizio dell’impianto e per tutta la durata del periodo di incentivazione. Inoltre, gli impianti dovranno necessariamente entrare in esercizio entro il 31 dicembre 2012.

Ha fornito poi una serie di consigli utili per la consegna della documentazione necessaria e la cui assenza causerebbe l’esclusione dalla graduatoria, prendendo spunto dagli errori più frequenti riscontrati nei precedenti registri:

  • mancata allegazione del documento di identità del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in corso di validità;

  • assenza della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;

  • mancata sottoscrizione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;

  • presenza di modifiche, integrazioni e/o alterazioni apportate manualmente alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà;

  • incertezza sul contenuto o sulla provenienza della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà o del documento di identità del sottoscrittore della dichiarazione, per difetto di elementi essenziali o per presenza di parti non leggibili.

Tale breve lista potrebbe essere molto utile, in vista dell’iscrizione. Il Gse ha infine reso noto un nuovo documento, per fornire agli operatori del settore alcuni chiarimenti da tenere in considerazione per l’ammissione alle tariffe incentivanti.

Francesca Mancuso

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