Green Economy, le alternative per uscire dalla crisi

In vista del vertice di oggi a Copenhagen, esce il libro di Guandalini e Uckmar sulla Green Economy

La Green Economy per il rilancio dell’economia mondiale. Parte da questo proposito il libro di Maurizio Guandalini e Victor Uckmar: “Green economy, Italia. Idee, energia e dintorni”.

Realizzato in concomitanza con la Conferenza internazionale sul clima di Copenhagen, che ha avuto inizio proprio oggi, gli autori illustrano problemi e possibili soluzioni per intervenire sul duplice fronte del rilancio dell’economia dopo la recessione e il ristagno dell’ultimo anno e, dall’altra parte per intervenire sul delicato problema ambientale e climatico, affrontato in queste ore.

Le biomasse, il fotovoltaico, l’eolico sono solo alcuni dei possibili scenari futuri, ma ci si augura al più presto presenti. Gli autori nel testo sono partiti dalle origini, dai primi vagiti della Green Economy, a partire dall’Economic Recovery Plan, su cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha incentrato la sua campagna presidenziale. Una vera rivoluzione “verde”, che è partita dalla costruzione di fattorie eoliche e parchi solari fino alla creazione di vere e proprie industrie, che hanno attenuato dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio estero.

Si auspica che entro il 2020, quindi all’incirca tra 10 anni, la Green Economy creerà circa 2,8 milioni di posti di lavoro. In particolare, l’Europa vedrà allagare il settore di 550 mila unità.

E nel Bel Paese che spazio ha la Green Economy? Sicuramente molto ben accetta in teoria, un po’ meno nella pratica, probabilmente a causa degli ostacoli burocratici, o ancora degli scarsi incentivi, che determinano un costo piuttosto elevato degli impianti in rapporto al basso rendimento. Ciò non toglie che siano già in atto iniziative lodevoli, ad esempio nell’agrigentino, dove Salvatore Moncada ha dato vita ad un immenso parco eolico, esportando la sua idea anche in Albania, dove presto costruirà il più grande parco eolico d’Europa.

E allora, in attesa che i Grandi decidano le sorti del pianeta a Copenhagen, cerchiamo di comprendere qualcosa di più attraverso gli spunti che il libro di Guandalini e Uckmar.

Francesca Mancuso

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